Tumori: molti malati non muoiono per il cancro ma per altre cause, gravi e profonde

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Chi ha un tumore ha un rischio quadruplo di suicidarsi rispetto a chi non ce l’ha. A questa conclusione è giunto uno studio della Penn State University, pubblicato sulla rivista Nature Communications. Analizzando i dati di 8 milioni di americani ammalatisi di tumore tra il 1973 e 2014, i ricercatori hanno visto che le probabilità di togliersi la vita erano maggiori tra gli uomini bianchi, soprattutto se la malattia era stata diagnosticata in giovane età, e in particolare chi aveva un tumore a polmoni, alla testa, al collo, ai testicoli e linfoma. “Anche se il cancro è una delle principali cause di morte negli Usa – commenta Nicholas Zaorsky, coordinatore dello studio – la maggior parte dei malati non muore di tumore, ma di solito per un’altra causa, tra cui il suicidio. L’angoscia e la depressione possono derivare dalla diagnosi, la terapia, lo stress finanziario e altre cause, e portare al suicidio“.

Mentre sono stati compiuti molti progressi nelle terapie, non si è invece lavorato abbastanza per vedere come il cancro influisce a livello emotivo e mentale sui pazienti. Dall’analisi dei dati, i ricercatori hanno visto che 13.311 malati, pari allo 0,15%, erano morti per suicidio: un tasso quattro volte maggiore di quello della popolazione generale, e doppio rispetto all’ultima misura fatta sui malati nel 2002. Mentre il rischio di togliersi la vita si abbassa cinque anni dopo la diagnosi, rimane invece alto per chi ha il linfoma di Hodgkin e il tumore al testicolo. “E’ importante l’età a cui ci si ammala e il tipo di cancro – continua Zaorsky – Le terapie per la leucemia e tumore al testicolo, negli adolescenti e giovani, possono far calare la fertilità del paziente. Il che sembra un fattore di rischio per il suicidio nel lungo termine“. Invece i pazienti più anziani, cui viene diagnosticato il tumore al polmone, prostata, testa e collo, sono più a rischio di suicidio nel resto della loro vita. Questi dati potranno ora essere utilizzati per mettere a punto strategie di monitoraggio per i malati di tumore, soprattutto in merito ad ansia e depressione.

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