Chi ha un tumore ha un rischio quadruplo di suicidarsi rispetto a chi non ce l’ha. A questa conclusione è giunto uno studio della Penn State University, pubblicato sulla rivista Nature Communications. Analizzando i dati di 8 milioni di americani ammalatisi di tumore tra il 1973 e 2014, i ricercatori hanno visto che le probabilità di togliersi la vita erano maggiori tra gli uomini bianchi, soprattutto se la malattia era stata diagnosticata in giovane età, e in particolare chi aveva un tumore a polmoni, alla testa, al collo, ai testicoli e linfoma. “Anche se il cancro è una delle principali cause di morte negli Usa – commenta Nicholas Zaorsky, coordinatore dello studio – la maggior parte dei malati non muore di tumore, ma di solito per un’altra causa, tra cui il suicidio. L’angoscia e la depressione possono derivare dalla diagnosi, la terapia, lo stress finanziario e altre cause, e portare al suicidio“.
Tumori: molti malati non muoiono per il cancro ma per altre cause, gravi e profonde
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