Tumori: ecco come le radiazioni bloccano le metastasi al cervello

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Italia d’avanguardia nella lotta ai tumori: una nuova ricerca mette in luce l’efficacia di una nuova tecnica in grado di bombardare, mediante l’ausilio di potenti radiazioni, le piccole lesioni tumorali attaccando contemporaneamente molte metastasi cerebrali. Tale strategia permette così di bloccarne la progressione.

“First experience and clinical results using a new non-coplanar mono-isocenter technique (HyperArc™) for Linac-based VMAT radiosurgery in brain metastases” è il nome dello studio, firmato da Filippo Alongi, dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negar e dell’Università di Brescia, e pubblicato sulla rivista Journal of Cancer Research and Clinical Oncology.

I ricercatori hanno osservato gli effetti della radiochirurgia o della radioterapia stereotassica frazionata. Si tratta di una tecnica di radioterapia che negli ultimi anni è stata utilizzata al posto di quella convenzionale e che è in grado di irradiare le lesioni tumorali di piccole dimensioni attraverso una dose di radiazioni molto elevata. Tale tecnica, servendosi dell’aiuto di un software innovativo, è in grado di tratta fino a 10 metastasi cerebrali contemporaneamente.

“Questa metodica permette di colpire in una unica seduta di tre minuti fino a dieci metastasi intracraniche contemporaneamente, in modo non invasivo, senza anestesia o bisturi”, – spiega Alongi – “Stiamo continuando il follow-up dei pazienti per capire quanto a lungo nel tempo questo risultato positivo possa essere garantito rispetto alle tecniche convenzionali”.

Al fine di verificare l’efficacia della tecnica è stata prevista una sperimentazione su 64 pazienti con un totale di 381 metastasi encefaliche. A due mesi dall’esperimento nel 99% dei casi si osservava un arresto della progressione e una remissione parziale o completa di ogni metastasi trattata. Non venivano inoltre riscontrati particolari effetti collaterali negativi.

 

 

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