I coralli hanno bisogno di 9-12 anni per riprendersi completamente in seguito a grandi disturbi ambientali come lo sbiancamento di massa o i danni provocati dalle tempeste.
Lo ha stabilito uno studio dei ricercatori della Southern Cross University australiana, condotto nell’arcipelago del Pacifico occidentale di Palau, tra Australia e Giappone, per il quale sono stati raccolti i dati di un monitoraggio a lungo termine.
Secondo l’autore principale dello studio, Marine Gouezo, “le barriere coralline sono in declino in tutto il mondo come diretta conseguenza di attività umane ma, a differenza di molte barriere coralline in tutto il mondo, quelle di Palau hanno avuto la fortuna di sperimentare per oltre 14 anni assenza di danni“.
Ed è grazie a questo che i ricercatori hanno potuto quantificare il tempo necessario ai coralli per riprendersi. L’ultimo grave evento di sbiancamento registrato a Palau si è registrato nel 1998 quando El Nino ha distrutto quasi il 50% dei coralli. Negli ultimi anni, le barriere coralline di tutto il mondo hanno sofferto del fenomeno dello sbiancamento, in gran parte a causa dell’innalzamento delle temperature del mare, dell’inquinamento, dell’acidificazione degli oceani, dei danni ai coralli dovuti ai cicloni.