Binario F porta le competenze digitali a Reggio Calabria con il progetto “Vivere Digitale”

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Prosegue l’impegno di Facebook nella formazione sul digitale in Italia: Binario F, il progetto e lo spazio di formazione sulle competenze digitali lanciato lo scorso ottobre con l’obiettivo di formare oltre 97.000 persone in Italia nel 2019, si sposta negli istituti superiori italiani con il programma “Vivere Digitale“. Promosso da Facebook in collaborazione con Freeformers, Vivere Digitale si propone di sviluppare le competenze digitali e trasversali di 15.000 giovani in Italia nel corso dell’anno.

In questi giorni il progetto fa tappa all’Istituto “G. Renda” di Polistena (RC), per la formazione di 180 studenti. Obiettivo del programma è non solo quello di migliorare le competenze digitali, ma anche di promuovere l’apprendimento di nuove competenze per favorire il successo professionale e personale dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro nell’era dell’economia digitale.

Il progetto Vivere Digitale si propone proprio di colmare il divario tra le competenze che i giovani acquisiscono a scuola, o all’università, e le capacità richieste nel mondo del lavoro, nell’ottica del “continuous learning”. Secondo quanto emerge dalla ricerca “Skills for a Digital Future Study 2018” di Freeformers, infatti, gli studenti italiani si sentano più sfiduciati rispetto al loro futuro lavorativo e alla preparazione fornita dal sistema scolastico. Solo la metà dei giovani italiani che hanno da poco completato l’università o le scuole superiori ritiene di aver ricevuto le conoscenze e competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro (contro una media europea del 57%). Poco più della metà (52%), inoltre, confida nelle prospettive lavorative che gli si apriranno al termine del percorso di studi, anche in questo caso una percentuale sensibilmente più bassa rispetto agli altri Paesi europei (58%). Solamente il 41% dei giovani italiani si aspetta di trovare un impiego full-time dopo il diploma o la laurea, rispetto al 59% della media europea, e solo il 29% crede che riuscirà a guadagnare uno stipendio da medio ad alto (vs 37% media europea).[1]

Allo stesso modo, secondo lo studio, risulta difficile per le aziende avere accesso a talenti che siano in grado di rispondere alle sfide di un mercato in costante cambiamento. In particolare, le competenze che i leader aziendali fanno più fatica a trovare nei lavoratori sono le competenze trasversali, quali l’organizzazione, l’apprendimento continuo, la comunicazione verbale, la resilienza e il pensiero critico, che possano offrire un valore aggiunto rispetto alla capacità di svolgimento di semplici mansioni, oggi sempre più automatizzate.

Al fine di sviluppare al meglio le competenze necessarie nel mondo del lavoro, Vivere Digitale prevede 6 moduli interattivi, che permettono ai ragazzi di avvicinarsi ai temi del digitale non solo a livello teorico, ma anche cimentandosi nello sviluppo di prototipi di app e siti web, e di acquisire le soft skill necessarie per qualsiasi ambito lavorativo:

  • Modulo Innovazione: per conoscere le basi del design thinking, dell’approccio creativo al problem-solving e dell’importanza del lavoro di squadra;
  • Modulo Social Marketing: per apprendere i pilastri del marketing, quali obiettivo, audience, strategia, management e analisi;
  • Modulo Presenza sul Web: per imparare come realizzare un sito e apprendere come utilizzare al meglio il web a proprio vantaggio;
  • Modulo Cyber Security: per aumentare la consapevolezza della propria presenza online e conoscere gli strumenti necessari per prevenire i problemi di sicurezza sul web;
  • Modulo Intelligenza Artificiale: per affrontare il tema dell’applicazione dell’intelligenza artificiale, sfatando i miti ad essa legati;
  • Modulo Dati: per mostrare come i dati non siano solo numeri e fogli di calcolo ma piuttosto fattori da prendere in considerazione nelle proprie decisioni quotidiane.

“Siamo lieti di collaborare con Freeformers nel progetto Vivere Digitale, programma di respiro internazionale ma che vuole andare a colmare un’esigenza concreta del nostro Paese. In Italia, infatti, nonostante il mercato digitale mostri segnali di crescita e le aziende stiano portando avanti continui investimenti per adattarsi ai cambiamenti portati dalla digitalizzazione, non si nota ancora un’adeguata risposta nella formazione delle risorse” – ha dichiarato Laura Bononcini, Responsabile Relazioni Istituzionali per il Sud Europa di Facebook. “È importante, invece, che i giovani acquisiscano non solo le competenze digitali, ma anche tutta una serie di competenze trasversali che permettano loro di affrontare al meglio l’ingresso nel mondo del lavoro e tutte le sue sfide future”.

“Far parte di questo progetto è per Freeformers una straordinaria opportunità per formare insieme a Facebook migliaia di giovani tramite l’eccellente rete di partner locali impegnati in questa iniziativa”, ha dichiarato Ida D’Alessandro, Country Manager di Freeformers in Italia. “Il nostro obiettivo è fare in modo che l’insegnamento delle nuove competenze richieste dal mercato del lavoro entri a far parte integrante dell’ecosistema dell’istruzione in Italia. Portare i temi del digitale e dell’innovazione nelle scuole superiori e nelle università è il primo passo in questa direzione. Grazie all’eccezionale impegno di tutti i partner coinvolti nel progetto, in pochi mesi, abbiamo già formato oltre 4.500 persone in Italia e oltre 10.000 negli altri Paesi europei che prendono parte all’iniziativa”

[1] Ricerca condotta da Freeformers tra 18 manager aziendali e 6.000 giovani dai 18 ai 30 anni in 6 diversi Paesi europei (Italia, Polonia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito).

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