Copernicus Climate Change Service (C3S) è un programma implementato dal Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF). Ogni mese C3S pubblica regolarmente bollettini climatici che riportano i cambiamenti osservati nella temperatura globale dell’aria a livello di superficie e in altre variabili climatiche. Tutti i risultati si basano sulle analisi meteorologiche generate da modelli numerici di previsione meteorologica utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteo dislocate in tutto il mondo. L’ultimo bollettino emesso riguarda le temperature dell’aria in superficie per il mese di gennaio 2019. Vediamone i dettagli.
Le temperature su gran parte d’Europa nel mese di gennaio sono state vicine o appena sotto la media del periodo 1981-2010. In generale, le condizioni sono state un po’ più fredde della media. Particolarmente fredda la Svezia settentrionale, dove per 9 giorni di fila sono state registrare temperature notturne di -30°C. Le temperature, invece, sono state sopra la media sulle Svalbard e sulla Russia, in una zona in cui la copertura di ghiaccio marino non si è spinta fino a sud come nel periodo 1981-2010.
In altre aree del mondo le temperature sono state considerevolmente sopra la media. Per l’Australia è stato il gennaio più caldo di sempre, con moltissimi impatti sulla fauna. Le aree con temperature invernali sopra la media, invece, includono parti del Medio Oriente, Turkmenistan, Uzbekistan e Kazakistan, gran parte della Siberia, la Mongolia orientale, la Cina nordorientale e parti dell’Alaska e del Canada occidentale.
Le aree con temperature al di sotto della media sono state abbastanza diffuse sulla terraferma e sull’Oceano Artico, ma non si è trattato di estremi così intensi quanto quelli delle aree con temperature oltre la media. Le condizioni eccezionalmente fredde che si sono sviluppare sul Canada centrale non hanno raggiunto il sud degli USA, che hanno avuto temperature polari verso la fine del mese solo negli stati del Midwest e del Nord-Est, ma condizioni relativamente miti all’inizio di gennaio.
La temperatura globale è stata ben al di sopra della media in questo gennaio. Il mese è stato:
- di 0,4°C più caldo della media di gennaio dal 1981 al 2010.
- Di circa 0,3°C più freddo rispetto al gennaio più caldo, quello del 2016.
- Il 4° gennaio più caldo, dopo quelli del 2016, 2017 e 2007, anche se di poco (0,02°C) più caldo del gennaio 2018.
Le più grandi anomalie nelle temperature medie dell’Europa si verificano in inverno, quando i valori possono variare sostanzialmente di mese in mese. Nel Vecchio Continente, gennaio 2019 ha avuto una temperatura media di 0,2°C inferiore alla media, mettendo fine a una serie di temperature relativamente calde iniziata nell’aprile 2018.
Globalmente, il periodo di 12 mesi dal febbraio 2018 al gennaio 2019 è stato di 0,43°C più caldo della media 1981-2010. Il periodo di 12 mesi più caldo è stato dall’ottobre 2015 al settembre 2016, con una temperatura di 0,64°C superiore alla media. Il 2016 è l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura globale di 0,62°C superiore a quella del 1981-2010. Il secondo anno più caldo, il 2017, ha avuto una temperatura di 0,53°C sopra la media, mentre il terzo anno più caldo, il 2015, è stato di poco più caldo del 2018.
Globalmente, le temperature mensili degli ultimi 12 mesi sono state prevalentemente nell’intervallo di 1-1,1°C sopra il livello preindustriale, al ribasso dopo la media più alta in 12 mesi di quasi 1,3°C. Per quanto riguarda solo l’Europa, invece, il periodo dal febbraio 2018 al gennaio 2019 è stato di circa 1°C sopra la media 1981-2010. Il periodo di 12 mesi più caldo, invece, si è verificato dal luglio 2006 al giugno 2007, quando la temperatura media è stata di 1,5°C superiore a quella del 1981-2010.
Riassumendo le temperature medie per il periodo dal febbraio 2018 al gennaio 2019 sono state:
- ben al di sopra della media 1981-2010 sull’Artico.
- Sopra la media su quasi tutta Europa.
- Prevalentemente sopra la media su altre aree di terra e oceano.
- Sotto la media su diverse aree di terra e oceano, come gran parte del Canada, parti del Kazakistan e della Russia meridionale, parti del Nord Atlantico, del sud del Pacifico e dell’Antartide.