Ora c’è la conferma ufficiale: il corpo ritrovato nel relitto dell’aereo inabissatosi nella Manica la sera del 21 gennaio è di Emiliano Sala, 28enne calciatore argentino di origine italiane. Nessuna traccia invece del pilota David Ibbotson, 59 anni. Il mondo sta reagendo alla notizia e la rete è invasa dai messaggi in onore di Sala, che aveva appena firmato per il trasferimento dal Nantes al Cardiff City. Quella maledetta sera, Sala stava proprio tornando da Nantes dove era andato a salutare gli ex compagni prima di iniziare la sua nuova avventura in Galles.
Appena è stata diffusa la notizia sull’identificazione del corpo, la sorella del calciatore, Romina, ha pubblicato un messaggio straziante rivolto al fratello. Anche il Nantes, squadra nella quale Sala ha militato dal 2015, ha reso omaggio al giovane campione. In un’emozionante conferenza stampa, Vahid Halilhodzic, allenatore della squadra francese, ha parlato del dolore e della sofferenza del club. A poche ore dall’identificazione del corpo, Halilhodzic ha svelato quale colpo devastante sia stato per tutta la squadra la morte di Emiliano Sala. L’allenatore ha anche confermato la decisione presa dal Presidente Waldemar Kita di ritirare la maglia numero 9 indossata da Sala per rendergli omaggio.
Halilhodzic ha dichiarato: “Naturalmente è stato utopistico da parte nostra continuare a sperare, ma purtroppo abbiamo scoperto la verità. È una situazione molto diversa da quella della famiglia, del pilota ed è qualcosa di davvero terribile. Ora possiamo rendere omaggio a qualcuno che sarà sempre ricordato da questo club per il suo comportamento, la sua umiltà come giocatore e che aveva amici ovunque, ovunque. Quasi tutti, l’intero mondo dello sport, vuole rendergli omaggio”.
Trattenendo a fatica le lacrime, Halilhodzic ha svelato che il club ha tenuto una “piccola cerimonia, dignitosa e umile proprio come era lui” per ricordare il suo campione. L’allenatore ha poi continuato: “È uno shock, è un vero shock sentire questa notizia. All’inizio eravamo tutti convinti che forse avremmo potuto trovarlo vivo da qualche parte, ma dopo 1-2 giorni senza nessuna notizia sapevamo purtroppo che la speranza era quasi sparita. Avevamo ancora una minuscola speranza e quando ho scoperto questo, è stato terribile. Era un ragazzo amato, era con noi ieri e poi all’improvviso è brutalmente scomparso. Ognuno la sta vivendo in maniera differente. Io come allenatore provo molto affetto per i giocatori”.
Halilhodzic, arrivato al Nantes lo scorso anno, ha parlato del legame speciale tra lui e Sala: entrambi hanno indossato la maglia numero 9 nelle loro carriere. “Era uno straordinario numero 9. Anch’io ero un numero 9, quindi abbiamo discusso molto del lavoro e lui veniva a parlarmi, ringraziandomi calorosamente. Ci sono molte cose mescolate in questi ricordi ed è terribile, davvero terribile. Ho vissuto con lui per 3 o 4 mesi e tutti lo amavano e lo adoravano. Avevo una relazione speciale con lui”, ha aggiunto.
Durante i 3 anni al Nantes, Sala ha dimostrato una personalità aperta, umile e alla mano, ha raccontato l’allenatore. “Tutti erano colpiti dalla sua gentilezza, dal suo rapporto con le persone al lavoro, dalla sua generosità… Era un esempio, un atleta straordinario. A volte nel calcio c’è molto egoismo, ma lui era assolutamente l’opposto e il suo comportamento era stupendo ed ecco perché mancherà moltissimo a tutti noi. Ha toccato ognuno di noi, i giocatori, le persone al lavoro allo stadio, i medici. Era davvero apprezzato da tutti. Alcuni giocatori sono andati via senza nemmeno salutare. Lui è tornato per salutarci, ha promesso che sarebbe tornato un giorno con una buona bottiglia di champagne. Questo vi dimostra che tipo di persona era. Siamo profondamente tristi”, ha aggiunto.
L’allenatore ha avuto un pensiero anche per la famiglia di Emiliano, dicendo: “Stiamo davvero vivendo qualcosa che è proprio spaventoso. In un certo senso, siamo sollevati che sia stato ritrovato per la sua famiglia. Ho incontrato la sua famiglia, è proprio ingiusto. Sicuramente lui non meritava questo”.