Cile, maltempo e inondazioni: necessari 100 milioni di dollari per la ricostruzione delle infrastrutture

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Il governo cileno stima in circa 100 milioni di dollari i danni causati dall’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta in tutto il nord del paese, principalmente nelle regioni di Arica, Parinacota, Tarapacà e Antofagasta.

Lo ha affermato il presidente Sebastian Pinera nel corso di una visita alle zone colpite da alluvioni e inondazioni, al termine di una riunione con il Comando operativo di emergenza (Coe). Il capo di Stato ha garantito la pronta esecuzione di un piano di aiuti all’agricoltura e di ricostruzione delle infrastrutture danneggiate (principalmente strade e ponti).

“Il mio impegno con gli abitanti delle regioni danneggiate è che non li lasceremo soli e che ricostruiremo quello che queste alluvioni hanno distrutto”, ha dichiarato Pinera.

Il bilancio provvisorio dell’eccezionale ondata di maltempo, secondo quanto riporta la stampa locale, è di otto morti, 72 feriti e oltre 2400 case danneggiate. Sono oltre 500 i rifugiati rimasti senza tetto e ospitati in centri di accoglienza.

In queste regioni risulta estremamente difficile l’accesso ad alcune aree a causa delle frane che hanno bloccato le strade. L’allerta rossa e’ tuttora in vigore nelle regioni di Arica, Parinacota, e Tarapaca’, nella provincia di El Loa e nel comune di Antofagasta, mentre un’allerta preventiva e’ stata emessa anche per le aree più a sud di Copiapo’, Tierra Amarilla e Alto del Carmen.

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