Un recente studio, condotto dai ricercatori della Monash University di Melbourne, in Australia, e pubblicato su Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition, ha svelato che il consumo giornaliero di un singolo grammo di curcuma può portare benefici per la memoria a breve termine. Mark Wahlqvis, uno dei ricercatori, ha dichiarato: “I nostri risultati con la curcuma sono in linea con queste osservazioni, in quanto sembrano influenzare le funzioni cognitive dove c’è un metabolismo energetico disordinato e resistenza all’insulina”.
Per migliaia di anni, le culture di tutto il mondo hanno utilizzato questa spezia come medicina naturale. È anche uno dei componenti cruciali della cucina tradizionale e dei sistemi medici asiatici. Il colore dorato della curcuma deriva dalla presenza dei curcuminoidi, di cui la curcumina è la più importante.
Al recente studio australiano hanno preso parte adulti di 60 o più anni che avevano recentemente ricevuto la diagnosi di prediabete ma che non stavano ricevendo nessun tipo di trattamento per la condizione. I ricercatori hanno analizzato la memoria di lavoro, che ci permette di mantenere in memoria e allo stesso tempo manipolare le informazioni, poiché il diabete è stato collegato alla perdita di memoria. I partecipanti dello studio per colazione hanno ricevuto pane bianco integrato o con un grammo di curcuma o con uno di placebo. Gli scienziati hanno testato la loro memoria prima e dopo il pasto per mettere a confronto le differenze. Wahlqvist ha spiegato: “Abbiamo scoperto che questa modesta aggiunta alla colazione migliorava la memoria di lavoro nell’arco di 6 ore nelle persone anziane con prediabete”.
Oggi le condizioni come demenza e diabete sono in aumento, quindi qualsiasi potenziale aiuto naturale può essere molto importante per la salute dei pazienti. “La memoria di lavoro è ampiamente ritenuta una delle facoltà mentali più importanti, fondamentale per le abilità cognitive come la pianificazione, la risoluzione di problemi e il ragionamento. La valutazione della memoria di lavoro è semplice e conveniente, ma è anche molto utile nella valutazione della cognizione e nel prevedere menomazioni e demenza future”, ha aggiunto Wahlqvist.
La curcumina è stata collegata ad un ridotto rischio di demenza numerose volte prima. Secondo uno studio del 2009 condotto dai ricercatori della Duke University, la curcumina provoca cambiamenti cerebrali e inverte alcuni effetti dell’Alzheimer. In particolare, colpisce le placche amiloidi, considerate una delle principali cause dei danni cerebrali. Il ricercatore Murali Doraiswamy ha spiegato: “Ci sono evidenze molto solide del fatto che la curcumina si lega alle placche e la ricerca di base sugli animali modificati per produrre placche amiloidi umane ha mostrato dei benefici. Si può modificare un topo in modo che a circa 12 mesi il suo cervello sia pieno di placche. Se nutri questo topo con un’alimentazione ricca di curcumina, queste placche si dissolvono. La stessa alimentazione ha impedito la formazione di nuove placche in topi più giovani”.
La curcumina, ingrediente attivo della curcuma, è responsabile della maggior parte dei suoi poteri curativi e medicinali, poiché è ricca di antiossidanti ed offre proprietà antinfiammatorie estremamente potenti. Secondo il Dott. Josh Axe: “L’aspetto più potente della curcumina è la sua abilità di controllare l’infiammazione. La rivista Oncogene ha pubblicato i risultati di uno studio che ha valutato diversi composti antinfiammatori e ha trovato che aspirina e ibuprofene, due dei più comuni farmaci antinfiammatori non steroidei, sono meno efficaci, mentre la curcumina è tra i composti antinfiammatori più efficaci del mondo. Questa notizia dovrebbe aver raggiunto ogni casa nel mondo dopo lo studio poiché l’infiammazione è all’origine della maggior parte delle malattie. Le malattie oggi sempre più comuni, come tumori, colite ulcerosa, artrite, colesterolo alto e dolore cronico, sono tutte associate all’infiammazione. Gli effetti antinfiammatori della curcumina sono stati studiati anche come possibile trattamento per l’Alzheimer”.
Inoltre, una serie di studi del 2013 condotti dall’University of Tsukuba, in Giappone, ha dimostrato che la curcumina migliorava due indici della salute cardiovascolare allo stesso livello dell’esercizio aerobico.
La sua attività antitumorale è stata studiata e confermata da numerose ricerche. Come fatto notare dal Dott. William LaValley, la curcumina è unica in quanto sembra universalmente utile per qualsiasi tipo di tumore. Un motivo di questa sua propensione universale contro il cancro è l’abilità della curcumina di colpire diversi obiettivi molecolari attraverso molteplici percorsi, spiegano gli esperti. Inoltre, la curcumina non è tossica e non influenza in maniera negativa le cellule sane, il che suggerisce che colpisce selettivamente le cellule tumorali. La ricerca ha dimostrato persino che agisce sinergicamente con alcuni farmaci chemioterapici, migliorando l’eliminazione delle cellule tumorali.
Anche se è ben noto che la combinazione di una dieta salutare e del regolare esercizio fisico prevenga efficacemente le malattie, aggiungere la curcuma alla nostra alimentazione migliorerà la salute in molteplici modi e potrebbe contribuire a prevenire la demenza. Potreste iniziare aggiungendo la curcuma alle insalate o al riso oppure preparando tè o latte alla curcuma. Potreste aggiungerla a zuppe o frullati o assumerla come integratore. Esistono anche deliziose cioccolate calde che contengono questa spezia dalle mille virtù benefiche.