Il diabete viene definito la patologia del terzo millennio, in quanto la sua frequenza è aumentata esponenzialmente negli ultimi 50 anni. Causa principale: un’alimentazione ricca di prodotti industriali e di zuccheri artificiali.
Mentre infatti un tempo era molto più frequente alimentarsi con cibi a Km0, adesso si tende spesso a sostituire il classico pasto con ingredienti il più possibile naturali, con un preparato veloce, in scatola o surgelato, che spesso contiene tutta una serie di ingredienti aggiuntivi, come additivi, zuccheri e dolcificanti, non realmente necessari per il corpo umano. Un altro fattore di rischio è la ridotta attività fisica: molti sono al giorno d’oggi i lavori che si svolgono in ufficio, con un conseguente aumento della sedentarietà.
Per tale ragione accade sempre più spesso che, durante gli esami del sangue, la glicemia sia alta. Questo corrisponde alti livelli di zuccheri nel sangue, indice di un malfunzionamento del pancreas che spesso determina il diabete: patologia tanto comune quanto pericolosa, che può causare numerose conseguenze per la salute.
Un’interessante ricerca ha però scoperto un legame tra diabete e vitamina D, la vitamina del sole, fondamentale per ossa, sistema nervoso e sistema immunitario. Sembra infatti che alti livelli di vitamina D siano in grado di prevenire il diabete di tipo 2, regolando i livelli di glicemia.
La conferma giunge da una ricerca effettuata da un team della The North American Menopause Society (NAMS), un’organizzazione senza scopo di lucro che da anni promuove la salute e la qualità della vita delle donne.
Lo studio trasversale ha interessato circa 700 donne brasiliane, con un’età compresa tra i 35 e i 74 anni. E’ stato verificato, attraverso una serie di questionari, che chi assumeva integratori di vitamina D, rivelava anche livelli di glicemia più bassi rispetto alle altre partecipanti.
Un altro test è stato effettuato osservando i tempi di esposizione alla luce solare, la principale fonte attraverso cui il nostro organismo sintetizza vitamina D. Anche in tal caso chi si esponeva maggiormente al sole mostrava livelli di glicemia più bassi. Di contro, coloro che manifestavano carenza di vitamina D, avevano valori di glicemia più alti e quindi un maggiore rischio di diabete.
“Sebbene non sia stata dimostrata una relazione causale, bassi livelli di vitamina D possono giocare un ruolo significativo nel diabete mellito di tipo 2”, ha dichiarato la professoressa Pinkerton. “L’integrazione di vitamina D può aiutare a migliorare il controllo della glicemia, ma studi più approfonditi sono ancora necessari”, ha aggiunto la studiosa.
La vitamina D può essere innalzata sia mediante integratori che attraverso l’assunzione di alcuni alimenti, ecco i principali:
- Salmone
- Pesci grassi
- Tuorli d’uovo
- Funghi
- Latte
- Succhi con integrazione vitaminica