Uno dei diserbanti piu’ usati al mondo, il glifosato – gia’ al centro di centinaia di cause per presunti danni alla salute – aumenterebbe i rischi di sviluppare il linfoma non-Hodgkin del 41%. Il dato emerge da una nuova ricerca condotta alla ‘University of Washington’ sui precedenti studi in materia.
“Tutte le meta-analisi realizzate sino ad oggi, inclusa la nostra, hanno raggiunto la stessa conclusione: l’esposizione ad erbicidi a base di glifosato (GBHs) e’ associata ad una crescita dei rischi di questo cancro del sistema immunitario”, si legge nel rapporto.
Pubblicato sul journal ‘Mutation Research’, lo studio include anche l’indagine piu’ recente, del 2018, su 54.000 persone che usano erbicidi per lavoro. Lianne Sheppard, professore di bio-statistica e salute ambientale, una delle autrici del rapporto, si e’ detta ‘convinta’ delle proprieta’ cancerogene della sostanza chimica. Ma la multinazionale Bayer – oggetto appunto di centinaia di cause sui presunti danni provocati dal suo prodotto – ha definito la nuova analisi una ‘manipolazione statistica’, che ‘non fornisce prove scientifiche valide per contraddire altri studi che hanno dimostrato che il glifosato non e’ cancerogeno”.