Epilessia: l’11 febbraio le città si illuminano di viola contro i pregiudizi

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L’epilessia è una malattia neurologica dovuta sia ad una predisposizione genetica, sia a lesioni cerebrali. Interessa mediamente l’1% della popolazione. Si manifesta con crisi di vario tipo nei primi anni di vita (entro i 12 anni nel 70% dei casi) con conseguenze negative sullo sviluppo psicomotorio e ricadute sul piano sociale. Un terzo dei pazienti resiste al trattamento con i farmaci e di questi il 10-15% presenta una lesione cerebrale operabile. La chirurgia dell’epilessia è indicata, infatti, solo quando l’area epilettogena (zona del cervello responsabile delle crisi) è circoscritta e la sua asportazione non causa deficit neurologici.

Si celebrerà tra pochi giorni, l’11 febbraio, la Giornata internazionale dell’Epilessia, voluta dall’International Bureau for Epilepsy e dall’International League Against Epilepsy.
I pazienti, 6 milioni in Europa e quasi 600mila in Italia, insieme ai medici chiedono attenzione e soprattutto impegno per abbattere le false credenze e lo stigma.
I monumenti di alcune città italiane si coloreranno di viola, colore simbolo dell’epilessia: dalla Barcaccia di Piazza di Spagna a Roma alla Mole Antonelliana di Torino, fino al Teatro Margherita di Bari.

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