E’ controversa e sta creando dibattiti ormai da decenni. Ma l’idea di modificare geneticamente gli esseri umani prima che nascano, spaventa e affascina allo stesso tempo. Molto contrastata in tutto il mondo, la teoria è diventata realtà ed è stata messa in pratica in Cina, dove due gemelline, Lulu e Nana, sono nate da embrioni geneticamente modificati, ad opera dell’ambiguo scienziato He Jiankui. Le piccole, nate nel 2018, sono sane e a quanto pare c’è un effetto collaterale, nella tecnica con cui sono state ‘programmate’, che sembra avere dell’incredibile: gli embrioni modificati con la tecnica CRISPR-Cas9, il cosiddetto “editing genetico“, hanno portato a un potenziamento del cervello delle bambine.
I ricercatori hanno “soppresso” un gene chiamato CCR5, ovvero quello che permette al virus dell’Hiv di infettare in alcune cellule umane. L’obiettivo degli scienziati era quello di proteggere le bambine dal rischio di ereditare l’Hiv dal padre. Uno studio pubblicato sulla rivista Cell, ha scoperto che sopprimere CCR5 ha anche effetti sulla memoria e sulla funzione cognitiva. Lo studio della University of California di Los Angeles (UCLA) riguarda solo vittime di ictus, ma i risultati potrebbero avere implicazioni anche per i gemelli modificati geneticamente.
Secondo gli studiosi americani, infatti, i geni di Lulu e Nana sono stati modificati in un modo che non solo li proteggerà, ma migliorerà anche le loro prestazioni mentali. Gli scienziati cinesi hanno sottolineato di aver utilizzato CRISPR solo per prevenire la malattia e non per apportare modifiche o miglioramenti ai feti. Ma, nonostante ciò, Nana e Lulu potrebbero avere un cervello “potenziato“. I risultati dello studio hanno dimostrato che le persone senza o con bassi livelli del gene CCR5 recuperano più facilmente la loro memoria e le loro capacità cognitive dopo un ictus e che quando il gene viene soppresso con un farmaco nei topi, anche loro hanno una migliore memoria e capacità cognitiva.
“Se cambi CCR5, cambi il cervello. Tu cambi apprendimento e memoria“, conferma Alcino Silva, che ha coordinato lo studio. “Il cervello dei topi e degli umani si somigliano così tanto, che sarebbe sicuro presumere che il cervello di [Lulu e Nana] sia stato definitivamente cambiato“, aggiunge. Per le gemelline potrebbe pero’ non essere una bella notizia. “La maggior parte delle cose che percepiamo in tutto il mondo, in realtà, vogliamo dimenticarle perché ostacolano il modo in cui impariamo e affrontiamo le nostre vite” spiega al Daily Mail Silva.