Le auto a guida autonoma potrebbero contribuire ad aumentare il traffico evitando di parcheggiare; in alcune città potrebbe essere più economico per le auto guidare senza passeggeri piuttosto che pagare la sosta.
Secondo uno studio pubblicato sul Transport Policy Megazine da Adam Millard-Ball, professore associato presso l’Università della California a Santa Cruz, in futuro le auto a guida autonoma non solo non aiuterebbero a decongestionarlo ma potrebbero addirittura raddoppiare il traffico delle zone urbane.
«Il prezzo del parcheggio è ciò che porta le persone fuori dalle loro macchine e sui mezzi pubblici, ma i veicoli autonomi non hanno alcun bisogno di parcheggiare», ha spiegato Millard-Ball. «Possono rimanere “in crociera” senza dover pagare».
Gli studi del professore sulla teoria dei giochi applicata alle simulazioni del traffico hanno portato a ritenere che pur tenendo conto dell’usura dei veicoli, mantenere l’auto in movimento avrebbe un costo decisamente inferiore rispetto a pagare il parcheggio. Le auto potrebbero girare in tondo senza passeggeri a bordo per evitare di pagare i parchimetri o i parcheggi privati.
«Non solo viaggiare a basse velocità è più conveniente rispetto a pagare il parcheggio, ma sostare un’ora in un parcheggio a pagamento è addirittura più dispendioso di viaggiare ad alte velocità!»
Nonostante non abbiano ancora raggiunto grandi numeri, le auto a guida autonoma potrebbero già risultare un problema alla circolazione: una flotta di 2.000 auto autonome nel centro di San Francisco potrebbe rallentare il traffico fino a 2 miglia all’ora, ha spiegato Millard-Ball.
È probabile che i servizi di ride-hailing saranno il primo grande impiego di auto a guida autonoma e tali servizi sono già stati accusati di aumentare la congestione del traffico. Due studi recenti, uno su un gruppo di città, l’altro su Boston, hanno rilevato che servizi come Uber e Lyft possono portare a un aumento considerevole del traffico.
Il Professore ha pensato anche ad una possibile soluzione: regolamentare il traffico attraverso una tassa da applicare a tutti i veicoli che entrano in centro città, un po’ come è stato già fatto per il centro di Londra e come si pensa di fare per New York.
«Le tasse potrebbero raccogliere denaro per le città e per migliorare i trasporti», ha detto Ball, «e bisogna farlo ora, prima che i veicoli autonomi diventino una realtà diffusa»