Importante novità in ambito di diabete e glicemia alta. Molti pazienti infatti per curare tale patologia devono ricorrere all’insulina, che viene iniettata attraverso un ago. Si tratta, per alcuni diabetici, di una routine tanto importante quanto dolorosa: la terapia quotidiana permette di regolare la glicemia, impendendo allo zucchero nel sangue di raggiungere valori eccessivamente alti. Tuttavia proprio la modalità di applicazione risulta dolorosa e stressante per chi la subisce.
Adesso però giunge dalla ricerca una novità che potrebbe rivoluzionare l’approccio all’insulina e non solo. Addio buchi nella pelle. In futuro l‘iniezione si potrà ‘ingoiare’, grazie a pillole capaci di veicolare micro-aghi lungo il tubo digerente per somministrare la medicina direttamente nello stomaco. In tal modo si assumerà una compressa, ricevendo però una puntura indolore.
Cervelli in forze in noti istituti come il Brigham and Women’s Hospital della Harvard Medical School, il Massachusetts Institute of Technology-Mit e il David H. Koch Institute for Integrative Cancer Research che gli fa capo. Hanno partecipato al lavoro ricercatori dell’azienda farmaceutica danese Novo Nordisk.
Come spiegano nello studio soma è una capsula che contiene un minuscolo ago ‘caricato’ con 0,3 milligrammi di insulina umana. Ispirato al guscio della tartaruga leopardo – una testuggine africana che grazie a una particolare forma del carapace riesce a raddrizzarsi da sola quando si ribalta sul dorso – il device è capace di auto-orientarsi: indipendentemente da come ‘atterra’ nello stomaco (dopo aver resistito a condizioni estreme di temperatura e acidità), è in grado di indirizzarsi alla parete dell’organo e soltanto lì praticherà la sua iniezione.
Positivi i test sugli animali: la capsula, dicono gli studiosi, “è stata in grado di rilasciare abbastanza insulina da abbassare lo zucchero nel sangue fino a livelli paragonabili a quelli ottenuti con le tradizionali iniezionicutanee”.
La punta dell’ago, che è agganciato alla capsula con una molla tenuta in posizione da un disco zuccherino, è costituita quasi al 100% da insulina liofilizzata.
Quanto all’efficacia e alla sicurezza, nel paper si precisa che il dispositivo ha funzionato solo in animali a digiuno e che serviranno ulteriori ricerche per capire gli effetti cronici di punture gastriche quotidiane. L’obiettivo dell’ingegnoso team è di non fermarsi all’insulina. I ricercatori hanno infatti dimostrato che Soma può essere adattata per trasportare anche altri farmaci proteici. La speranza quindi è di poter aiutare non solo i diabetici, ma chiunque richieda terapie oggi somministrabili esclusivamente con iniezioni o infusioni.
“Il nostro scopo – chiosa Traverso – è facilitare l’assunzione di farmaci da parte dei pazienti, in particolare dei medicinali che richiedono un’iniezione: il più classico è l’insulina, ma ce ne sono molti altri”.