Un esposto in Procura a Bologna sull’esondazione del fiume Reno dello scorso 2 febbraio che ha colpito i Comuni del Bolognese, Castel Maggiore e Argelato: lo ha consegnato questa mattina il capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle, Silvia Piccinini. Nel faldone, composto da quasi 200 pagine e oltre 50 allegati (video compresi) si ricostruisce nel dettaglio gli interventi fatti negli ultimi anni soprattutto nella zona di Passo Pioppe.
In particolare, spiegano i 5 Stelle, si cerca di porre all’attenzione degli inquirenti le caratteristiche dell’argine provvisorio, lungo 200 metri, che fu ricostruito dopo la demolizione del deposito militare presente proprio in quell’area.
“Dalla ricostruzione che abbiamo fatto, anche supportati da alcuni documenti video di cui siamo entrati in possesso – spiega Piccinini – crediamo sia legittimo sostenere che l’argine provvisorio realizzato fosse sì più alto rispetto a quello presente fino a quel momento, come ha spiegato la Regione, ma in ogni caso inferiore di almeno 50 centimetri rispetto a quello principale che scorre lungo tutto il fiume in quella stessa zona. E di certo non è un caso che l’esondazione sia avvenuta proprio in quel punto mentre, sia piu’ a valle che a monte, non risultano esserci stati problemi visto che il livello dell’acqua è stato più basso del livello dell’argine”.
Per l’eccezionale ondata di Maltempo che ha colpito non solo il Bolognese ma anche altri territori emiliani, la Regione ha già chiesto lo stato di emergenza nazionale. I danni, secondo un prima stima, ammontano a 22 milioni di euro in tutta l’Emilia Romagna e per le sole opere di somma urgenza e gli interventi di assistenza alla popolazione.