Maltempo, esonda il fiume Reno nel Bolognese ed è emergenza: arriva l’Esercito a Castel Maggiore, 280 evacuati

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Il Maltempo e le forti piogge di oggi in Emilia hanno causato non pochi problemi. Il fiume Reno è esondato causando danni e disagi.

Oggi pomeriggio, su richiesta della Prefettura di Bologna, l’Esercito è stato chiamato a intervenire con mezzi ed unita’ specializzate del Reggimento Genio Ferrovieri, in seguito al crollo di un tratto di argine del fiume Reno e alla conseguente esondazione nel comune di Castel Maggiore.

Lo comunica lo Stato Maggiore dell’Esercito con una nota. I mezzi messi in campo dall’Esercito sono 4 autocarri a cassone ribaltabile, 2 complessi di traino con escavatori cingolati e una torre d’illuminazione. In totale stanno operando 20 uomini e donne, coordinati dalla sala situazione del Comando delle Forze Operative Nord di Padova.

Ad Argelato, una cinquantina di operatori della Protezione civile sta allestendo un centro assistenza, oltre ad affiancare le due amministrazioni comunali nella gestione dell’emergenza stessa e degli interventi necessari. “Intanto esprimo vicinanza ai carabinieri e agli altri soccorritori ricoverati, augurando loro di potersi rimettere al piu’ presto: a loro a tutti gli operatori impegnati sul campo va il nostro grazie– afferma l’assessore Gazzolo-. Siamo vicini ai territori e agli amministratori locali, mettendo a disposizione tutto cio’ che serve attraverso il sistema regionale di protezione civile e vigilanza del territorio, insieme ai Carabinieri, ai Vigili del fuoco e a tutte le forze dell’ordine. Cosi’ come intendiamo rassicurare i cittadini e le persone colpite che, come sempre accade in queste circostanze, la Regione e’ al loro fianco, aiutandoli e sostenendoli, a partire dal risarcimento dei danni. Il sistema di allertamento regionale- chiude l’assessore- si e’ attivato da ieri e insieme alle prefetture e ai sindaci si sta monitorando l’intero territorio dell’Emilia-Romagna, intervenendo con tutte le misure necessarie”.

Sono tra le 270 e le 280 le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni nella zona di Castel Maggiore. L’area più colpita è di circa cinque km quadrati, e coinvolge anche il territorio di Argelato. La Protezione civile, informa la Regione, è al lavoro per chiudere la falla nell’argine con massi ciclopici per frenare l’afflusso d’acqua. Dieci in tutto i ricoverati per principio di ipotermia, tra cui i sei carabinieri.

Nel pomeriggio di oggi sono rientrate nelle proprie case molte delle famiglie che questa mattina per precauzione sono state evacuate. Ne da’ notizia il Comune di Bologna.

Il bilancio al Quartiere Borgo Panigale-Reno era di 44 persone evacuate in via Giunio Bruto: 35 di queste sono potute rientrare a casa nel pomeriggio, mentre le restanti 9 (tre famiglie), sono state prese in carico dal Pronto Intervento Sociale (Pris) del Comune di Bologna che si occupera’ della loro accoglienza finche’ non potranno tornare nelle proprie abitazioni.

La situazione al Quartiere Navile resta invece quella di stamattina: le due famiglie evacuate in via del Traghetto (9 persone in tutto) non possono ancora rientrare nelle proprie case e il Comune attraverso il Pris si occupera’ della loro accoglienza. Da questa mattina per le persone residenti nelle zone piu’ colpite dall’emergenza idraulica si sono aperte le porte dei centri sociali “Il Parco” e “Casa Gialla”, dove e’ stata allestita l’accoglienza e sono stati serviti pasti caldi. La viabilita’ e’ garantita ovunque eccetto che per via Giunio Bruto, dove il transito e’ consentito solo ai residenti. La fase di emergenza per la zona di Bologna e’ dunque rientrata, informa il Comune, ma permane l’allerta rossa – fino alla mezzanotte di domani – nel quadrante che comprende anche parte della citta’.

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