È terminata ieri l’esercitazione bilaterale Italo-Tunisina OASIS iniziata lo scorso 4 febbraio nella sede di Taranto. L’esercitazione, appuntamento che si rinnova ogni anno, si colloca nell’ambito di una serie di attività di collaborazione che la Marina Militare svolge con le marine dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che contribuiscono ad accrescere e consolidare la capacità di cooperazione tra le stesse. L’edizione di quest’anno, a guida italiana, è stata pianificata e coordinata dal Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare di Taranto (MARICENTADD). Durante l’esercitazione le forze navali italiane e tunisine si sono addestrate insieme nel campo della Ricerca e Soccorso Marittimo (SAR), sorveglianza e controllo del traffico marittimo, contrasto alle attività illecite via mare, ricerca e rimozione di ordigni rinvenuti sul fondale marino, controllo del danno e difesa passiva (antincendio e antifalla).
Le esercitazioni della serie Oasis si inseriscono in una dimensione più ampia di partnership che ha lo scopo di rafforzare la cooperazione internazionale, in un contesto di sicurezza condivisa e in risposta alle rinnovate sfide che interessano lo scacchiere strategico del Mediterraneo.
Nave Comandante Cigala Fulgosi
Le capacità operative della nave la rendono particolarmente idonea ad assolvere diverse tipologie di missione, quali le operazioni di presenza e sorveglianza in alto mare, le attività di monitoraggio e deterrenza nonché la vigilanza e la tutela degli interessi nazionali al di là del limite esterno del mare territoriale.
Infatti, l’Unità sin dall’inizio della sua vita operativa è stata impiegata in operazioni nazionali e multinazionali, spesso distanti dalla Madrepatria. Il primo significativo impegno operativo è avvenuto già nel 2003 quando, dal 29 maggio al 14 luglio, è stata impegnata nel complesso teatro operativo Iracheno, prendendo parte alla componente marittima dell’operazione “Antica Babilonia”, incaricata di assicurare la navigabilità degli approcci marittimi al porto di Umm Qasr (Iraq), per consentire l’arrivo via mare degli aiuti umanitari.
Successivamente, dalla consegna della bandiera di combattimento avvenuta il 31 gennaio 2004, l’Unità è stata continuativamente impiegata in molteplici attività operative, addestrative e di cooperazione. Tra tali attività sono particolarmente significative le regolari missioni di “Vigilanza Pesca” e di “Controllo Flussi Migratori” svolte nel Canale di Sicilia e le attività di cooperazione bilaterale e multilaterale condotte con le altre Marine del Mediterraneo ed in particolare con quelle del Nord Africa.
Centro di Addestramento Aeronavale della Marina Militare
Il riesame del profilo formativo e il rinnovamento dei contenuti della formazione hanno portato il 1° Luglio 1972, alla fusione dei “Centri di Addestramento Specialistico”, istituiti dopo la 2^ Guerra Mondiale nelle varie sedi terrestri, nel “Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare” (MARICENTADD) con sede a San Vito (12 Km a Sud di Taranto).
L’offerta formativa del Centro si compone di oltre 300 corsi annui con l’attivazione di più di 500 sessioni e il rilascio di circa 7600 certificazioni ogni anno.
Dal 12 Novembre 1985 con dispaccio n. 4133156 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha riconosciuto il Centro idoneo allo svolgimento di alcuni corsi previsti dalla convenzione International Maritime Organization (I.M.O.) per la STCW/95 (Standards of Training Certification and Watchkeeping for Seafarers del 1995).
Il Centro di Addestramento svolge corsi di:
1.Qualificazione Iniziale Specialistica,
2.Qualificazione Superiore Specialistica,
3.Qualificazione Superiore Tecnica,
4.Qualificazione Superiore Operativa,
5.Sicurezza sui luoghi di lavoro secondo quanto previsto da D.Lgs. 81/2008,
6.Primo soccorso,
7.Formazione online con l’impiego di piattaforme e-learning,
a favore di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Personale Civile della Marina Militare, del Ministero della Difesa, della NATO ed internazionale.
Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” (COMSUBIN)
Il Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare – costituito il 15 febbraio 1960 nella sua organizzazione attuale, per volontà dell’ammiraglio Gino Birindelli (Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’operazione BG2 condotta con i mezzi di assalto della durante la 2° guerra mondiale) – è intitolato alla memoria del maggiore del Genio Navale Teseo Tesei, anch’egli Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
Brigata Marina San Marco
Maristaer Grottaglie (TA)
Nata nel lontano 1950 come base dell’Aeronautica, Grottaglie per la particolare posizione geografica è stata da sempre la sede di reparti dalla vocazione strettamente marittima, dapprima i gruppi antisommergibili dell’Aeronautica (sono stati qui dislocati tanto i monomotori Helldiver, che i bimotori Harpoon e Tracker) ed a partire dai primi anni ’70 gli elicotteri della Marina Militare.
La base, per l’attività dei propri aerei ed elicotteri, si avvale della pista dell’aerostazione civile lunga 3.280 metri con orientamento 35/17. Il sedime aeroportuale si estende su 160 ettari di terreno all’interno di un perimetro di poco superiore ai 6 Km. In aggiunta alla Marina, dall’aeroporto di Grottaglie, opera anche un nucleo di volo della Guardia di Finanza. Per quanto riguarda i reparti, Grottaglie ospita al momento l’unico reparto di volo ad ala fissa, il GRUPAER, dotato di velivoli aerotattici a decollo ed atterraggio verticale AV-8B Plus Harrier II, oltre ad una componente ad ala rotante identificata dal 4° Gruppo elicotteri. L’aeroporto è intitolato al Tenente di Vascello Marcello Arlotta, scomparso nell’Adriatico durante un’azione bellica con un dirigibile modello A1 da 18.000 m³ nel corso del 1° Conflitto Mondiale.