Marina Militare: Nave Italia termina il periodo di lavorazione in bacino [FOTO]

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Con l’uscita dal bacino in muratura dell’Arsenale di La Spezia, Nave Italia ha terminato ieri le attività di manutenzione dello scafo. Il brigantino più grande del mondo della Fondazione Tender To Nave Italia Onlus, armato con un equipaggio della Marina Militare, continuerà nei prossimi giorni la sosta lavori che ne consentirà il completo approntamento in vista della Campagna di Solidarietà 20 19, il cui inizio è previsto il 30 aprile. Il calendario 2019 di nave Italia prevede anche quest’anno la visita a numerose città italiane che si affacciano sul Mar Tirreno e Mar Ligure.

La Marina Militare insieme allo Yacht Club Italiano accolgono ogni anno a bordo di nave Italia centinaia di giovani marinai speciali offrendo loro, insieme all’esperienza di vita a bordo, dei percorsi formativi e riabilitativi davvero unici.

Oltre che promuovere la cultura del mare attraverso la navigazione a vela quale strumento di formazione, educazione, riabilitazione ed inclusione sociale, la Fondazione Tender to Nave Italia si prefigge di migliorare la qualità della vita di persone affette da disabilità fisiche, cognitive e problematiche di inserimento sociale, mirando all’accrescimento della propria autostima e alla conquista di una maggiore autonomia.

Il mare, la vela, la navigazione, le regole e la vita di bordo sono un potente e prezioso strumento di intervento nel sociale.

Durante la campagna dello scorso anno sono stati ospitati a bordo 22 gruppi italiani ed europei che appartengono alle macro aree di intervento della disabilità, del disagio sociale e della salute mentale per un totale di 316 utenti e 112 accompagnatori tra medici, psicologi, educatori e operatori. 

Il progetto di Nave Italia, nato grazie alla collaborazione tra la Marina Militare e lo Yacht Club Italiano, rappresenta uno dei tanti esempi di attività complementari che la forza armata svolge a favore della collettività e, nel caso specifico, delle fasce più deboli della popolazione, in un’ottica di solidarietà che da sempre contraddistingue il grande equipaggio della Marina.

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