Il meteo estremo infrange record in tutto il mondo: dal Gennaio più caldo di sempre in Australia alle temperature polari degli USA passando per il Regno Unito

MeteoWeb

Città americane più fredde dell’Artico, l’inferno in Australia, neve su tutto il Regno Unito. È appena passato un mese del 2019 e i meteorologici stanno già parlando di modelli meteorologici estremi che hanno paralizzato città sparse in tutto il globo.

Negli Stati Uniti, nel corso di questa settimana circa 200 milioni di americani hanno subito gli effetti di un’ondata di gelo senza precedenti che ha portato le temperature a -49°C e provocato almeno 23 vittime, per non parlare degli enormi disagi nei trasporti con migliaia di voli cancellati in tutto il Midwest. Nella giornata di giovedì 31 gennaio, le temperature in 11 stati degli USA sono state più basse di quella di Utqiagvik, la città più settentrionale dell’Alaska, situata nel Circolo Polare Artico. Nelle città più colpite, come Chicago e Minneapolis, le autorità hanno esortato i residenti a non uscire di casa per il pericolo di un congelamento quasi immediato della pelle esposta. In un ospedale di Chicago, i dottori hanno curato 50 vittime di congelamento: alcuni potrebbero persino perdere un braccio o una gamba.

neve regno unitoDall’altra parte dell’oceano, nel corso di questa settimana il Regno Unito ha registrato minime record a causa del gelo calato su parti di Inghilterra, Scozia e Galles. Giovedì 31 gennaio, i residenti di Braemar, nel nord-est della Scozia, hanno fatto i conti con una temperatura di -14,4°C, secondo il Met Office, servizio meteorologico nazionale del Regno Unito. Si tratta della temperatura più bassa registrata nel Regno Unito dal 2012. Le intense nevicate hanno creato ingorghi stradali in tutto il Paese. All’Aeroporto di Heathrow di Londra alcuni voli sono stati cancellati, ieri, 1 febbraio, e qualche giorno prima i passeggeri sono rimasti bloccati negli aeroporti di Manchester e Liverpool a causa delle piste ricoperte di neve.

neve regno unitoCentinaia di scuole in alcune parti di Inghilterra e Galles sono rimaste chiuse ieri, con il Met Office che continua ad avvisare sulle insidiose condizioni di guida in alcune parti del sud del Paese. Nella contea sudoccidentale della Cornovaglia, oltre 100 automobilisti hanno deciso di abbandonare le loro auto su un’importante autostrada ricoperta di neve per raggiungere una locanda vicina, dove hanno trascorso la notte. Le stanze erano giù al completo, ma con le donazioni di materassi, cuscini e coperte, sono riusciti comunque a trascorrere la notte presso il locale. Anche parti della Francia hanno ricevuto allerte meteo per abbondanti nevicate all’inizio della settimana.

pesci morti caldo australiaMa mentre parti di Stati Uniti ed Europa registravano minime record, il Bureau of Meteorology dell’Australia annunciava il gennaio più caldo di sempre per il Paese. L’estrema ondata di caldo ha ucciso milioni di animali, provocato numerosi incendi e messo a dura prova la resistenza dei residenti. Nel Territorio del Nord, i corpi di decine e decine di cavalli selvaggi sono stati trovati disseminati lungo una pozza d’acqua ormai essiccata. Negli stati di Victoria, Nuovo Galles del Sud e Queensland, a causa del caldo estremo sono morte oltre 30.000 volpi volanti, una specie di pipistrelli di grandi dimensioni. E nel bacino del Murray-Darling River, nel sud-est dell’Australia, circa un milione di pesci è morto a causa della siccità e della mancanza di ossigeno nell’acqua. Nello stato meridionale della Tasmania sono esplosi decine di incendi, che hanno distrutto case e aree naturali mentre centinaia di vigili del fuoco cercavano di controllare le fiamme.

Il 24 gennaio, i residenti di Adelaide hanno vissuto la giornata più calda mai registrata nella città, con le temperature schizzate a +46.6°C. In tutto il Paese, sono state emanate allerte per la salute che invitavano le persone a stare in case durante le parti più calde della giornata, a minimizzare l’attività fisica e a mantenersi idratate.

cambiamenti climaticiMentre l’attuale ondata di caldo continuerà a creare problemi per l’Australia e i suoi abitanti, gli scienziati avvisano che senza un’azione coordinata sui cambiamenti climatici, le ondate di calore diventeranno più probabili. “Possiamo cercare di mitigare gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici riducendo le emissioni di carbonio, che è davvero la miglior cosa da fare, ma ovviamente questo richiede un’azione globale. Quindi le persone possono contribuire, ma deve essere una grande azione globale ad essere efficace. Questo riporta a quello su cui i politici stanno cercando di accordarsi ed ecco perché questi eventi estremi fanno parte della motivazione per cercare di limitare l’aumento delle temperature medie globali a meno di 2°C o possibilmente a 1,5°C rispetto ai livelli attuali”, ha dichiarato Ben Webber, professore di climatologia della Climatic Research Unit dell’University of East Anglia, Regno Unito.

vortice polare riscaldamento globale
Credit: NASA/JPL-Caltech AIRS Project

E l’estrema ondata di gelo che ha colpito gli USA non deve ingannare. Si tratta di un fenomeno meteorologico limitato nel tempo e ristretto ad una precisa area del pianeta, che risponde ad una serie di reazioni a catena scatenate proprio dal riscaldamento globale. In nessun modo l’ondata di gelo sugli Stati Uniti è una negazione del riscaldamento globale, anzi è proprio una sua conseguenza. Petteri Taalas, segretario generale dell’Omm, ha recentemente dichiarato: “In generale e a livello globale, c’è stato un calo dei nuovi record di temperatura fredda a causa del riscaldamento globale. Ma temperature gelide e neve continueranno a far parte dei nostri modelli climatici tipici nell’inverno nell’emisfero nord. Dobbiamo distinguere tra il tempo osservato su scala giornaliera a breve termine e il clima a lungo termine. Quello che succede ai poli non rimane ai poli ma influenza le condizioni del tempo e climatiche alle latitudini più basse dove vivono centinaia di milioni di persone“.

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