Il sole è entrato nella fase di minimo solare. Poiché non si osservano macchie solari sulla sua superficie da oltre una settimana, gli esperti ritengono che le condizioni del minimo solare inizieranno a farsi vedere presto.
Il sole segue cicli di circa 11 anni in cui raggiunge un minimo solare e poi un massimo solare. Durante un massimo solare, il sole emana più calore ed è disseminato di macchie solari. Il minor calore in un minimo solare è dovuto ad una riduzione delle onde magnetiche. I complessi flussi di ioni ed elettroni all’interno del sole producono macchie solari che sono 10.000 volte più forti del campo magnetico terrestre. Le macchie solari sono state osservate per la prima volta da Galileo nei primi anni del 1600 e vengono osservate scientificamente nei cicli di 11 anni dal 1755.
L’ultima volta che c’è stato un minimo solare prolungato, l’evento ha portato una “mini era glaciale”, scientificamente conosciuta proprio come minimo di Maunder, durata per 70 anni. Il minimo di Maunder, caratterizzato da decenni di condizioni gelide, è iniziato nel 1645 ed è durato fino al 1715 e si è verificato proprio quando le macchie solari sono state estremamente rare. Questa “mini era glaciale” ha alterato i modelli della circolazione atmosferica sul Nord Europa. Il Tamigi di Londra, per esempio, è congelato nella maggior parte degli anni in questione. Durante questo periodo, le temperature sono scese globalmente di 1,3°C, determinando stagioni più brevi e alla fine perdita delle colture, carestie, malattie e un aumento della mortalità infantile.
Infine, se il sole entrerà in un prolungato minimo solare, potremmo soffrirne tutti. Sul sito web della NASA si legge: “Tutto il meteo sulla Terra, dalla superficie del pianeta fino allo spazio, inizia con il sole. Il meteo spaziale e il meteo terrestre sono influenzati dai piccoli cambiamenti attraverso cui passa il sole nel suo ciclo solare”. Sul suo Thermosphere Climate Index, “un parametro che ci dice come la parte alta dell’atmosfera terrestre sta reagendo all’attività solare”, l’agenzia spaziale americana aggiunge che “la parte alta dell’atmosfera terrestre è circa 10 volte più fredda di quanto sia stata durante il massimo solare record del 1957-58”.