Secondo l’osservatorio “Earth” della NASA quello che abbiamo davanti ormai è un conto alla rovescia per la piattaforma antartica di Brunt: questa area equivalente al doppio di quella di New York e situata nei pressi della Terra di Coats, era già stata attenzionata a fine ottobre 2016 ma la crepa ha continuato a crescere verso est e ora si sta avvicinando ai McDonald Ice Rumples (una formazione di crepacci e spaccature dovute allo scorrimento sottomarino del ghiaccio) ultimo tratto di ghiaccio prima del distacco.
Questa crepa, di massa pari a 660 chilometri quadrati potrebbero causare il più grosso distacco di un iceberg da quando sono cominciate le osservazioni nell’Antartide 1915.
Ma non è l’unica crepa che preoccupa: infatti, come si può vedere dalle foto, vi è un’altra spaccatura denominata “The Halloween Crack” che è rimasta stabile per circa 35 anni ma che recentemente ha iniziato ad accelerare verso nord con una velocità di 4 km l’anno. Le crepe sono evidenti, specialmente se confrontate con le immagini acquisite con i satelliti Landsat scattate il 30 Gennaio 1986.
Le crescenti crepe hanno provocato non pochi problemi di sicurezza per le persone che lavorano sulla piattaforma, in particolare i ricercatori della Halley Station della British Antarctic Survey: questa importante base per la ricerca sulla Terra, l’atmosfera e la scienza spaziale in genere opera tutto l’anno, ma è stata chiusa già due volte negli ultimi anni a causa di cambiamenti imprevedibili nel ghiaccio.