“Il 64% delle prenotazioni ambulatoriali prenotate in attività libero professionale intramuraria (Alpi), o intramoenia, hanno tempi di attesa entro i 10 giorni. Le rimanenti prenotazioni si distribuiscono per circa il 27% nella fascia temporale tra gli 11 ed i 30-60 giorni (a seconda si tratti di una visita specialistica o di una prestazione diagnostica strumentale) e per circa il 9% oltre i 30-60 giorni di attesa”. E’ quanto emerge dall’ultima Relazione al Parlamento del ministero della Salute sullo stato di attuazione dell’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria nel 2016.
“La prestazione che registra la percentuale più bassa di prenotazioni entro i 10 giorni è la mammografia: ad aprile il 62% e ad ottobre il 57% delle prenotazioni presenta un tempo di attesa superiore a 10 giorni – sottolinea il report – Inoltre, si evidenzia che, le prenotazioni effettuate per l’ecografia alla mammella, per la visita endocrinologica e per la visita oculistica hanno tempi di attesa inferiori ai 10 giorni per entrambi i monitoraggi nel 50-55% dei casi”.
“Come per gli altri anni si conferma anche per l’anno 2016 che la visita ginecologica risulta essere la prestazione ambulatoriale più erogata in intramoenia, seguita dalla visita cardiologica e da quella ortopedica. Per l’attività istituzionale invece, le prestazioni più erogate sono l’elettrocardiogramma, la visita oculistica, la visita ortopedica e la visita cardiologica”, conclude il report.