E’ una capacità rara, quella di riconoscere all’istante le note musicali, si chiama ‘orecchio assoluto‘ e lo possiedono musicisti del calibro di Mozart, Bach e Beethoven. Il suo segreto risiede in una caratteristica del cervello e potrebbe essere maggiormente sotto il controllo del Dna di quanto si pensasse fino ad ora. A sostenerlo è uno studio dell’Università del Delaware pubblicato sul Journal of Neuroscience, che ha coinvolto musicisti e non, per capire le differenze strutturali nei cervelli dei fortunati possessori di questa capacità. I ricercatori hanno messo a confronto le strutture e l’attività della corteccia uditiva, ovvero la regione della corteccia cerebrale che riceve le informazioni di tipo uditivo, di tre gruppi di partecipanti, tra cui musicisti con l’orecchio assoluto, musicisti con abilità tecniche simili ma privi della capacità di riconoscere precisamente le note e infine persone con solo un minimo addestramento musicale: i partecipanti appartenenti al primo gruppo presentavano una corteccia uditiva molto più grande rispetto agli altri, capace di rappresentare ed individuare le diverse note musicali anche senza una nota di riferimento.
Quella dell’orecchio assoluto è una caratteristica molto rara, anche tra i musicisti esperti, e i relativi contributi a questa capacità provenienti dalla genetica e dall’esperienza sono oggetto di dibattito ormai da molto tempo. I risultati a cui si è giunti grazie a questa ricerca suggeriscono che il Dna potrebbe avere un influenza maggiore di quanto si riteneva, anche perché circa un quarto dei musicisti con l’orecchio assoluto non avevano iniziato a studiare musica prima dell’adolescenza e quindi la loro abilità è molto probabilmente innata.