Per il 77% dei maschi italici la donna di oggi è capace di conciliare più ruoli (tanto madre quanto sempre più protagonista nel mondo del lavoro), è in grado di ascoltare l’uomo e dargli consigli (70%), sa quello che vuole ed è quasi sempre in grado di ottenerlo (70%). Ma ancora 1 uomo su 3 la percepisce “meno mamma e meno moglie” (32%), così come la presa di consapevolezza del sé, per il 38% dei maschi italiani ha contribuito a renderla meno dolce.
Nella ricerca sulla nuova identità sessuale maschile*, condotta con il supporto di IBSA Farmaceutici Italia nell’ambito della campagna Ticket to Love, GfK evidenzia una presa di coscienza dell’uomo, che comincia ad apprezzare un profilo femminile più autorevole e consapevole delle sue qualità, anche se ancora, forse, con ampie diffidenze.
*La ricerca è stata condotta su un campione di 1000 uomini tra i 35 e i 70 anni
Anche nell’ambito sessuale, i maschi italiani stanno imparando a fare i conti con le importanti conquiste femminili. Se in passato, infatti, l’uomo viveva il rapporto sessuale pensando in primo luogo al proprio piacere, per il 62% dei maschi di oggi la priorità è diventata la soddisfazione della donna e l’attenzione alle sue esigenze; l’83% apprezza una donna intraprendente, e il 77% ritiene che si possa rimanere virili anche nelle coccole.
“A 50 anni dalla rivoluzione sessuale il maschio ha finalmente intrapreso una metamorfosi, che per molti è già diventata una vera e propria trasformazione antropologica; la presa di consapevolezza del ruolo della donna, più intraprendente e autorevole del passato, lo ha portato a dare maggiore valore, qualche volta anche grazie a un po’ di narcisismo, al piacere di lei, che diventa spesso prioritario rispetto al proprio” – ha commentato il Prof. Emmanuele A. Jannini, Ordinario di Endocrinologia e Sessuologia Medica dell’Università Tor Vergata di Roma e Presidente dell’Accademia Italiana di Salute della Coppia.
Il trend di sempre maggior consapevolezza sessuale femminile impatta però nel vissuto delle défaillance: delusione, imbarazzo, preoccupazione e frustrazione sono le emozioni più frequenti. Un dato preoccupante se si pensa che, se il 51% degli intervistati ha conosciuto il fenomeno almeno una volta nella vita, per il 13% si tratta di un problema che si presenta in maniera intermittente o cronica (da una volta su quattro a ogni rapporto).
“Le donne, nonostante i grandi e continui cambiamenti sociali, culturali ed economici, continuano a considerare ancora troppo spesso la défaillance sessuale maschile come una sconfitta del proprio sex appeal: ecco perché, a 20 anni dalla scoperta della pillola blu, il sildenafil, oggi si è palesata una particolare esigenza di discrezione – ha concluso il Prof. Jannini – Ecco dunque che il sildenafil ha cambiato volto, presentandosi come un film orodispersibile che si tiene nel portafoglio. Una medicina potente (anche grazie al nuovo inedito dosaggio di 75 mg che permette al medico un’eccellente personalizzazione della terapia), ma, per così dire, travestita da biglietto di ingresso in un mondo senza sintomi sessuali: il sempre più famoso ‘ticket to love’”.