Manifestazione delle donne al ministero della Salute organizzata dall’Associazione ‘Non una di meno’ per l’8 marzo a favore dei consultori, contro l’obiezione di coscienza e per una sanità attenta alle donne. Il presidio è in corso in lungotevere Ripa ed è stato organizzato in occasione dello sciopero indetto per i diritti delle donne a livello internazionale dal movimento.
Una delegazione delle manifestanti è stata ricevuta al ministero della Salute per illustrare le proprie rivendicazioni. In particolare: la richiesta di tenere fuori gli obiettori e le associazioni provita dai servizi socio sanitari pubblici, i quali devono garantire libera scelta delle donne. Si chiede poi la diffusione di servizi socio sanitari sul territorio: consultori e spazi specifici per l’età evolutiva, case del parto, misure di contrasto alla violenza ostetrica, centri antiviolenza e case rifugio, spazi accoglienti per tutte le fragilità e le dipendenze.
Le donne chiedono inoltre che l’accesso ai servizi socio-sanitari sia aperto anche alle persone migranti indipendentemente dai documenti. Infine chiedono una sanità pubblica gratuita, laica e di qualità, ma anche condizioni di lavoro accettabili e dignitose per le operatrici e gli operatori. “No alle convenzioni con la sanità privata, basta esternalizzazioni, precariato, partite Iva, strutture sotto organico e gare al ribasso”, dicono le donne.
8 marzo: presidio al Ministero della Salute per consultori e contro l’obiezione dei medici
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