La tragedia di Addis Abeba in cui insieme a tutti i passeggeri del volo hanno perso la vita Sebastiano Tusa, Paolo Dieci, Virginia Chimenti, Gabriella Vigiani, Maria Pilar Buzzetti, Carlo Spini, Matteo Ravasio, Rosemary Mumbi è un momento di grandissima tristezza per il WWF che si stringe ai familiari delle vittime condividendone il dolore.
“Sebastiano Tusa oltre ad essere un grande amico del WWF, con cui, in particolare in Sicilia, ha condiviso tanti valori e numerose battaglie, è stato un eroe del nostro tempo, un appassionato studioso e custode dei tesori antichi che resterà uno dei più grandi protagonisti della cultura italiana”, dice la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi sconvolta della tragedia. “Solo pochi giorni fa’, a Bologna, Sebastiano aveva tenuto a battesimo WWF S.U.B, anche in veste di presidente dell’Accademia delle Scienze e delle Tecniche Subacquee con l’intento di avviare una collaborazione per coniugare la tutela dell’arte e dei tesori sommersi con quella dell’ambiente”.
“Grazie alla sua opera, la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, è diventata un modello esemplare di gestione del patrimonio archeologico sommerso e non nello scenario internazionale, rendendo popolare l’archeologia terrestre e subacquea, con sguardo innovativo e studio attento e appassionato della storia antica Mediterranea in tutte le sue sfaccettature”, continua la presidente dell’Associazione del Panda.
“È stato un esploratore delle profondità del Mare Nostrum, attento conoscitore della sua terra, che amava partecipare ad ogni attività di ricerca e sapeva trasformare ogni scoperta in rivelazione: un grande archeologo ma, soprattutto, un grande uomo, appassionato, leale, integerrimo, dal profondo senso del dovere, fermato da un destino beffardo – conclude Donatella Bianchi -. Lascia un vuoto incolmabile in tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzare la sua grandezza umana e professionale”.
Tra le vite spezzate del volo verso Nairobi anche quella di Paolo Dieci, presidente del Cisp, comitato italiano sviluppo dei popoli, un NGO che spesso ha collaborato con il WWF in iniziative sullo Sviluppo Sostenibile.
La tragedia di Addis Abeba è per il WWF Italia un momento di profonda tristezza che colpisce il mondo della cooperazione e dell’associazionismo, quel modo di cui si parla poco ma che rappresenta l’energia migliore di questo nostro tempo e che avrebbe difeso le ragioni dell’ambiente e della solidarietà nell’Assemblea ONU di Nairobi, dove molte delle vittime si stavano recando.