La sessuologa Rosamaria Spina è intervenuta nel corso del programma “Genetica Oggi” condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.
“Gli esseri umani seguono lo stesso ciclo della natura, per la donna e l’uomo c’è un ‘rifiorire’ fisicamente e sessualmente. Si inizia a percepire – ha affermato la sessuologa Spina – una sensazione di benessere che risveglia il desiderio sessuale nella donna e nell’uomo. Le maggiori ore di luce favoriscono a livello biochimico ormoni come la serotonina e l’ossitocina che sono gli ormoni del buonumore e della felicità.”
“Una certa carica sessuale si avverte interiormente, un bisogno di sfogare la tensione sessuale che ha il suo massimo nel periodo estivo. La primavera è comunque il periodo migliore per ritrovare una attività sessuale più attiva perché le temperature sono ideali per il sesso, quando c’è troppo caldo non abbiamo una condizione ideale perché si innesca un meccanismo di fiacchezza.
Un calendario ideale per l’amore? Dall’inizio della primavera, in questi giorni, ai primi, metà, di giugno. L’aumento delle temperature poi come detto porta ad un calo fisiologico del desiderio e della voglia di fare sesso.”
“La Primavera risveglia anche le allergie, come ‘quella al sesso‘. E’ rara ma esiste, sono delle forme di allergia allo sperma maschile. Colpisce le donne, negli Stati Uniti oltre 40mila donne, con sintomatologie gravi e in alcuni casi fatali. Bisogna tenere conto se durante un rapporto non protetto si verificano degli ‘effetti collaterali strani‘. Nelle forme più gravi la sintomatologia è caratteristica di forti rash cutanei e reazioni a livello respiratorio.”
“C’è poi l’allergia al lattice di cui sono composti i preservativi, è più comune rispetto a quella al liquido seminale ma anche in questo caso va tenuta sotto controllo perché potenzialmente fatale sia nelle donne che negli uomini. Pruriti e rash cutanei i sintomi principali. Esistono comunque preservativi senza lattice per gli allergici.”
“Va detto infine che gli antistaminici ‘uccidono’ la voglia di fare sesso, è possibile si verifichi un calo di desiderio sessuale che non va considerato allarmante ma che ha proprio questo come effetto collaterale, quello dunque di spegnere il desiderio ma non la performance sessuale”.