“Nel corso della mia ultima visita a Bruxelles ho notato l’apprezzamento dei miei colleghi per il nostro operato. Ci era stata annunciata una procedura di aggravamento su biossido di azoto e acque reflue, ma la Commissione europea ha anche evidenziato, mettendolo nero su bianco, la bontà del nostro lavoro e del nostro impegno, soprattutto per le misure in arrivo sul fronte della qualità dell’aria“. Così il ministro dell’Ambiente, il pentastellato Sergio Costa, ha commentato in un comunicato la decisione della Commissione Europea di deferire alla Corte di Giustizia dell’Ue l’Italia per il mancato rispetto delle direttiva sulla qualità dell’aria (biossido di azoto) e sul trattamento delle acque reflue urbane.
“Dopo i Protocolli sulla qualità dell’aria siglati con Lazio e Umbria – ha spiegato Costa – sono in arrivo nuovi Protocolli con le regioni Campania, Sicilia e Toscana per offrire provvedimenti concreti e fondi per limitare il traffico. I Protocolli con le Regioni sono una risposta concreta alle procedure di infrazione contro l’Italia. Insieme alla Commissione stiamo lavorando anche a organizzare nel nostro Paese i Clean Air Dialogue, un’iniziativa di coinvolgimento dei cittadini sul tema della qualità dell’aria”.
Costa ha ricordato anche che “la Commissione Europea lo scorso 20 febbraio ha sancito l’archiviazione della procedura di infrazione verso l’Italia in merito all’applicazione della Direttiva Quadro sull’acqua. Il raggiungimento di questo obiettivo e’ frutto dell’impegno messo in atto dall’Italia per essere in piena conformita’ con le direttive europee”.