Ambiente, WWF: “Stretta relazione tra ecosistemi forestali e qualità dell’acqua”

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Il 21 marzo e il 22 si celebrano due giornate mondiali indette dall’ONU dedicate, rispettivamente, a Foreste e Acqua, risorse naturali chiave per gli ecosistemi del Pianeta. Il WWF coglie l’occasione “per sottolineare la stretta relazione tra ecosistemi forestali e la qualità dell’acqua. L’effetto foreste sull’acqua è spiegato dalla loro capacità di raccogliere e captare le risorse idriche, depurarle rendendole potabili e adatte al consumo umano.

Eppure, nonostante questa intuitiva correlazione (supportata anche da significative ricerche) gli habitat dei bacini idrografici sono in condizioni estremamente critiche, basti pensare che solo tra il 1970 e il 2012 abbiamo perso l’81% della fauna selvatica d’acqua dolce. La distruzione delle foreste e, conseguentemente, il loro importante ruolo nel ciclo dell’acqua e nei sistemi idrogeologici, rafforza la portata e l’intensità di alluvioni, dei dissesti, della desertificazioni e della siccità.

È come una delicata catena che, se spezzata, produce devastazioni con un effetto a domino sia su scala locale (disastri ambientali) sia su scala globale (cambiamento climatico). Questa stretta relazione tra foreste, bacini idrografici e comunità locali vale anche per il nostro paese: in Italia la qualità dell’acqua che beviamo è strettamente collegata alla qualità degli ecosistemi dei bacini idrografici che la forniscono. I bacini idrografici in buone condizioni ecologiche e con ecosistemi forestali ben conservati contribuiscono alla sicurezza del territorio e delle persone, contro eventi climatici estremi (tempeste, ondate di calore, siccità) e disastri idrogeologici (frane, alluvioni, etc.).”

Nonostante l’emergenza ambientale in atto – dichiara Gabriella Villani Vice Presidente del WWF Litorale Laziale l’Ente RomaNatura ha concesso anche quest’anno il Nulla Osta per il taglio di 2,8 ettari di bosco nella Riserva Naturale Regionale di Decima-Malafede, che segue quello di ben 21 ettari autorizzato nel 2018. Torniamo a chiedere se non fosse stato possibile preservare questa preziosa e ricca porzione di bosco a querce corrispondente a quasi 5 campi di calcio: non sono solo le querce ma tutto l’ambiente circostante scompare, una piccola ma significativa perdita di biodiversità alle porte della Capitale. La più efficace azione di mitigazione contro i cambiamenti climatici è costituita proprio dalla presenza di alberi, il bosco con la sua massa legnosa è infatti capace di immagazzinare l’anidride carbonica in eccesso nella nostra atmosfera, responsabile dell’innalzamento della temperatura del Pianeta.”

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