Quelle che arrivano dall’Australia sono notizie che destano preoccupazione: la banca centrale australiana avverte che il cambiamento climatico in corso potrà causare shock economici e minacciare la stabilità finanziaria del Paese, se le imprese non prenderanno atto al più presto dei rischi verso i loro investimenti.
Ieri sera vi è stato un’importante intervento al Centre for Policy Development di Sydney, dove il vice governatore della Reserve Bank, Guy Debelle, si è detto obbligato a parlare di cambiamento climatico, dato il grave impatto che questo può avere sull’economia.
Debelle, ha puntato il centro del discorso sui delicati equilibri della natura ha sottolineato che la grave e prolungata siccità in vaste aree dell’Australia orientale ha già ridotto la produzione agricola di circa il 6% e conseguentemente la crescita economica nazionale di circa lo 0,15%.
“Dobbiamo pensare in termini di tendenze piuttosto che di cicli. Le siccità sono state generalmente considerate come eventi ciclici che ricorrono ogni tanto. Al contrario il cambiamento climatico e’ un fenomeno di tendenza, che ha un impatto sulla politica monetaria“, queste le parole di Debelle.
Inoltre il vice governatore ha esortato i responsabili delle decisioni politiche ed economiche nel prendere più seriamente questo tema. “Decisioni prese adesso possono avere effetti importanti sulle tendenze future del clima e possono limitare o eliminare la capacita’ di mitigare gli effetti di tali tendenze“, ed ha aggiunto: “Una transizione ordinata verso un’economia a basse emissioni carboniche sarebbe meglio per la stabilita’ finanziaria piuttosto di una transizione improvvisa e turbolenta“.