Cambiamenti climatici: la comunità scientifica italiana pronta a sostenere la battaglia degli studenti

Una lettera aperta dalla comunità scientifica italiana indirizzata ai ragazzi che protestano per i FridaysForFuture: non solo un ringraziamento ma un invito
MeteoWeb

La comunità scientifica italiana non è rimasta guardare la lotta che i ragazzi come Greta Thunberg con i suoi FridaysForFuture stanno portando avanti, e questa vicinanza è stata dimostrata attraverso una lettera aperta degli scienziati dei cambiamenti climatici indirizzata agli studenti che stanno scioperando per il Clima e pubblicata oggi sul sito de “La Stampa“.

Gli autori sono gli scienziati raccolti dal Comitato scientifico “La Scienza al Voto“, che unisce 19 tra i maggiori studiosi italiani di cambiamenti climatici e ambiente, sono coordinati dal climatologo del CNR Antonello Pasini.

Abbiamo sentito il bisogno di rivolgerci agli studenti che ogni venerdì scendono in piazza per il Clima per gratitudine“, spiega Pasini: il movimento Fridays For Future, cominciato da Greta Thunberg in Svezia ma che oggi coinvolge più di 125 paesi nel mondo e che vede in Italia mobilitate più di 200 città, nasce perché i politici – ma anche l’opinione pubblica – ascoltino finalmente l’allarme lanciato dalla scienza, il rischio concreto che il nostro mondo diventi non più ospitale, che le risorse a nostra disposizione diminuiscano grandemente; e perché ascoltino le soluzioni che la scienza mostra come corrette, con tecnologie già a nostra disposizione e per adottare le quali serve solo la volontà politica“.

Abbiamo allora scritto questa lettera aperta“, continua Pasini, “per offrire il nostro sostegno ai ragazzi, che dopo il grande successo del loro ‘sciopero globale per il futuro‘ del 15 marzo sono stati oggetto di attacchi ingiusti e inaccettabili tentativi di negare l’origine umana dei cambiamenti climatici e la loro enorme pericolosità; e per proporre loro di affiancarci, se lo credono, nella nostra ricerca di un lavoro comune con la classe politica, che deve essere all’altezza della sfida e portare a risultati urgenti e adeguati alla gravità della crisi climatica“. “Infine, con questa lettera abbiamo voluto sottolineare“, conclude Pasini, “che un ruolo decisivo lo hanno gli insegnanti e i giornalisti, in quanto formatori di coscienze e di opinioni, cui spetta un dovere speciale di raggiungere una consapevolezza in materia di manomissione del Clima e possibili soluzioni alla crisi, così nel ringraziare ‘La Stampa’ per la pubblicazione della nostra lettera, speriamo che il suo contenuto sia ripreso e divulgato anche da altri media“.

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