Greta Thunberg è stata eletta nel suo Paese, la Svezia, “donna dell’anno“. L’attivista sedicenne che con i suoi scioperi del venerdi’ ha dato vita al movimento – ormai di dimensioni globali – degli studenti che lottano per salvare il pianeta dalle devastazioni dei cambiamenti climatici, in un sondaggio dell’istituto Inizio realizzato per conto del quotidano Aftonbladet, in patria ha battuto la leader dei cristiano-democratici Ebba Busch Thor. Stesso onore, e sempre con l’occasione dell’8 marzo, le e’ stato tributato da un altro giornale svedese, Expressen. In questo caso e’ stata una giuria a scegliere il nome di Greta tra decine di possibili altre scelte. Nella top ten di Aftonbladet, la ragazzina di Stoccolma che con il suo esempio ha convinto di milioni di ragazzini a scendere in piazza in nome dell’ambiente – batte personalita’ come l’ex presidente dell’Accademia di Svezia, Sara Danius, o come la principessa Victoria. “Wow, e’ incredibile. E’ una cosa che mi sconvolge, ed e’ difficile da credere”, ha detto Greta al giornale svedese. “Ma e’ anche la dimostrazione che quello che sto cercando di fare in qualche modo fa la differenza. E il fatto che io sia cosi’ giovane e’ anche buffo. Praticamente sono una bambina”, ha aggiunto Thunberg. La ragazza ogni venerdi’ salta la scuola per manifestare davanti al Parlamento di Stoccolma affinche’ i potenti della Terra si decidano a lottare per il clima. In molti Paesi i i giovani stanno seguendo il suo esempio, ed ogni venerdi’ il numero cresce significativamente. Per venerdi’ prossimo, il 15 marzo, sono previste oltre 860 proteste in 75 diverse nazioni sparse su tutto il globo terracqueo, dalle Hawaii alla Nuova Zelanda, passando dagli Stati Uniti all’Europa e in numerose localita’ dell’Africa.