“Greta Thunberg e’ qualcuno a cui gli adulti dovrebbero dare ascolto. Anzi: devono darle ascolto”. E’ il New York Times a incoronare la sedicenne svedese che con i suoi scioperi davanti al parlamento di Stoccolma ha dato il via all’inedito movimento globale dei studenti che lottano per il Clima, in vista dell’appuntamento di venerdi’ 15, quando in oltre 1300 diverse localita’ di tutto il mondo milioni di ragazzi scenderanno in piazza. In un editoriale che rappresenta la linea della direzione e dell’editore, il quotidiano americano ha deciso di sostenere apertamente Greta e il movimento dei “Fridays4Future”: sono loro “ad aver suonato l’allarme, avendo compreso – diversamente dal presidente Trump e da altri volonterosi negazionisti dell’ovvio – che stanno per ereditare un mondo ferito che i piu’ grandi non riescono a proteggere”. Il New York Times ricorda “la ragazza con le lunghe trecce e i pantaloni color lavanda cosi’ in stridente contrasto con i ricchi e potenti adulti ritrovatisi al Forum economico mondiale di Davos” e quel suo breve discorso “che contrastava le usuali carinerie” con il Greta si rivolgeva all’elite globale: “Non voglio la vostra speranza. Voglio che sentiate il panico. Voglio che sentiate la paure che io provo tutti i giorni. E voglio che agiate”. E ancora. Il giornale ribadisce che “gli allarmi dell’imminente catastrofe climatica sono assordanti” quanto inascoltati e ricorda che Greta “e’ un improbabile agente del cambiamento: e’ autistica, minuta, poco abituata a lunghi discorsi. Ma la sua decisione di saltare regolarmente la scuola per sedersi di fronte al parlamento svedese per chiedere che si agisca sul Clima ha ispirato un movimento globale che condivide con lei l’allarme e la rabbia”.
Il giornale ricorda anche quando una delegazione di giovani si presento’ nell’ufficio della senatrice democratica Dianne Feinstein: il video nel quale lei parla “del realismo in politico mentre loro parlano della terra che muore e’ diventato virale”.