Un quarto delle morti premature e delle malattie in tutto il mondo e’ legato all’inquinamento e ai danni all’ambiente causati dall’uomo. E’ quanto scrive l’Onu in un rapporto, presentato oggi a Nairobi, in Kenya, sullo stato del pianeta. “Le emissioni inquinanti nell’atmosfera, di sostanze chimiche che contaminano l’acqua potabile e la distruzione accelerata degli ecosistemi fondamentali per la sopravvivenza di miliardi di persone causano una sorta di epidemia globale che ostacola anche l’economia“, si legge nella relazione. Il rapporto sul Global Environment Outlook (Geo), su cui hanno lavorato 250 scienziati provenienti da 70 Paesi per sei anni, mette in luce anche un crescente divario tra Paesi ricchi e poveri: l’eccessivo consumo dilagante, l’inquinamento e lo spreco alimentare nel mondo sviluppato portano a fame, poverta’ e malattie nelle aree meno sviluppate. Le cattive condizioni ambientali “causano circa il 25% delle malattie e della mortalità globali“, circa 9 milioni di morti solo nel 2015.
“L’inquinamento atmosferico – si legge sempre nel rapporto – causa 6-7 milioni di morti premature all’anno. Mancando l’accesso alle forniture di acqua potabile, 1,4 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie prevenibili come diarrea e parassiti legati all’acqua contaminata e alle scarse condizioni igienico-sanitarie. Le sostanze chimiche sversate nei mari causano effetti avversi “potenzialmente multi-generazionali” sulla salute e il degrado del terreno attraverso l’agricoltura intensiva e la deforestazione avviene in aree della Terra che ospitano 3,2 miliardi di persone“.