Il nome è Global strike for future ed è una vera e propria mobilitazione su scala mondiale, quella che Venerdì 15 Marzo avrà luogo in oltre 1.300 città e 98 Paesi, studenti e non solo, manifesteranno fuori dai municipi e dai Parlamenti nazionali, obiettivo chiedere ai Governi di agire per fermare i mutamenti climatici.
L’Italia tra le nazioni più attive con le sue 109 piazze, insieme a Usa (117) e Germania (141). Ma la protesta climatica sarà anche in Svezia, Gran Bretagna, Australia, Uruguay e di recente hanno aderito anche Cina, Tanzania, Vanuatu, Cuba e Pakistan.
”Se i paesi della Terra non prenderanno provvedimenti per limitare la diffusione dei gas serra, il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi tra appena 11 anni, nel 2030”: questo il monito sull’attuale situazione climatica da parte dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), organismo di controllo tecnico-scientifico in seno all’ONU sui cambiamenti climatici e il loro impatto socio-economico.
Così nasce il movimento internazionale “fridaysforfuture” che a permesso alla studentessa svedese di parlare alla COP24, in quel famoso discorso che scosse così tanto le coscienze del mondo.
In collegamento da Bruxelles, i ragazzi di ogni redazione di Radioimmaginaria avranno uno spazio di 10 minuti ciascuno per descrivere, intervistare e raccontare come si sta svolgendo nelle proprie città, scuole, piazze, lo sciopero mondiale per salvare le sorti dell’umanità. Alla trasmissione radiofonica interverrà anche il Commissario UE alla ricerca e all’innovazione Carlos Moedas.