Il prediabete è un campanello d’allarme che annuncia l’insorgenza del diabete: ecco come riconoscerlo e correre ai ripari

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Spesso la diagnosi di diabete mellito di tipo 2 è preceduta da quello che è definito “pre-diabete”. Questa fase è caratterizzata da livelli di glucosio nel sangue superiori alla norma, ma non così elevati da determinare un diabete conclamato e da elevati livelli di insulina circolante (insulino-resistenza ed iperinsulinemia). Come si legge sul sito web diabete.com, in tutto il mondo moltissime persone presentano una condizione cosiddetta pre-diabetica senza esserne consapevoli.

Come riconoscere una fase di prediabete? E’ innanzitutto indispensabile effettuare una valutazione della glicemia a digiuno, con un esame del sangue; poi è necessaria la determinazione di una glicemia plasmatica occasionale (anche non a digiuno); infine è opportuno effettuare il test di tolleranza al glucosio orale. Questi test, valutando i livelli di glucosio, valutano se il metabolismo è normale, se c’è una condizione di prediabete o se siamo già in fase di diabete.

Se la glicemia a digiuno è di norma superiore a 110, ma inferiore a 126 mg/dl (alterata glicemia a digiuno) – consiglia il sito web -, è utile fare il test di tolleranza al glucosio orale, che permette di accertare la presenza di ridotta tolleranza glicidica (si dice che siete intolleranti al glucosio con glicemie dopo 2 ore dal test fino a 199 mg/dl) o di diabete (i vostri valori sono uguali o superiori ai 200 mg/dl dopo 2 ore di prova da carico di glucosio). Va ricordato che tale test da carico andrebbe fatto periodicamente anche in soggetti con altri fattori di rischio noti per il diabete (per es. ultracinquantenni, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, obesità viscerale, familiarità etc.).

Scoprire per tempo una condizione di prediabete è fondamentale per limitare e a volte evitare l’insorgenza del diabete. Inoltre, nella fase di pre-diabete si possono prevenire eventuali complicanze del diabete: i danni a lungo termine, in particolare quelli al cuore e al sistema circolatorio, iniziano a configurarsi già in questa fase, senza sintomi particolare e senza campanelli d’allarme, eccetto quello della glicemia ‘ballerina’. Il consiglio degli esperti è quello di chiedere al proprio medico di fare un test della glicemia, in particolare se avete 45 o più anni e/o avete un Indice di Massa Corporea (IMC o BMI, in inglese) ? 25 kg/m2.

Verificate i vostri livelli di glucosio nel sangue – consigliano gli esperti di diabete.com – . Se avete una condizione di “pre-diabete”, tenete conto che potete ricavare moltissimi benefici controllando regolarmente il vostro peso corporeo, i valori pressori, curando la vostra alimentazione, con una dieta equilibrata e sana, associata ad un’attività fisica regolare. Sono consigli che valgono per tutti, per garantirsi una buona qualità di vita. Il vostro medico vi fornirà tutte le raccomandazioni adeguate e personalizzate alle vostre specifiche necessità. Perché siano efficaci, è importante seguirle in modo scrupoloso. È in gioco la vostra salute futura”.

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