C’è il rischio che nel 2030 l’energia non sarà più sufficiente per l’Italia. È quanto emerge da uno studio di Accenture presentato durante il workshop annuale sulle utility a Milano. “Il rischio è che si creino dei picchi di domanda che in alcune ora potrà essere significativamente superiore alla capacità installata, con un gap da 6 fino a 16 GW“, ha spiegato Pierfederico Pelotti, responsabile utilities di Accenture in Italia.
Tra le cause di stress, l’aumento del consumo e l’addio al carbone che porterà inevitabilmente ad un processo di elettrificazione sempre più massiccio.
Il periodo più critico, secondo la ricerca, sarà quello invernale, con le ore 18 dei giorni feriali a rappresentare il momento di maggior stress della rete, per il maggior numero di veicoli elettrici messi in carica e il maggior utilizzo dei dispositivi di riscaldamento.
Questo scenario, però, “può rappresentare anche una grande opportunità per il sistema Italia se si riuscirà ad attuare una programmazione che coinvolga l’intero ecosistema con un mix di fonti anziché un aumento della capacità installata“, osserva ancora Pelotti. In particolare, saranno le tecnologie all’avanguardia, le sinergie con la rete gas e l’impiego di batterie di accumulo le principali fonti di flessibilità del sistema.