Equinozio di Primavera e luna piena: ecco come siamo arrivati a calcolare la data della Pasqua dal 325 d.C. ad oggi

MeteoWeb

La Pasqua è una festività annuale osservata in tutto il mondo cristiano per celebrare la Resurrezione di Cristo. La data della Pasqua cambia di anno in anno e nel 2019 verrà festeggiata il 21 aprile. Il calendario gregoriano utilizzato dalla maggior parte delle chiese cristiane occidentali è il calendario standard internazionale per uso civile e regola anche il ciclo cerimoniale delle Chiesa Cattolica Romana e della Chiesa Protestante. In questo articolo vi spiegheremo come si è giunti a determinare la Pasqua nel modo attualmente in uso attraverso le varie tappe storiche.

Le regole ecclesiastiche che determinano la data della Pasqua risalgono al 325 d.C., quando si tenne il Primo Concilio di Nicea convocato dall’imperatore romano Costantino. All’epoca, i Romani utilizzavano il calendario giuliano, istituito da Giulio Cesare. Il Concilio decise di mantenere la Pasqua nella stessa domenica in tutto il mondo cristiano. Per fissare la data in maniera incontrovertibile e per renderla possibile da determinare all’infinito e in anticipo, il Concilio costruì delle tavole. Queste tavole furono aggiornate durante i secoli successivi, per giungere finalmente alle tavole create da Dionigi il Piccolo, monaco cristiano scita. Tuttavia, in tutto il mondo cristiano continuarono ad essere utilizzati diversi mezzi di calcolo.

Nel 1582, Cristoforo Clavio e il Concilio che lavorava sotto le direttive di Papa Gregorio XIII completò una ricostruzione del calendario giuliano che produceva nuove tavole per la Pasqua. Il nuovo calendario fu emesso a febbraio nella bolla papale chiamata “Inter gravissimas“. Questo nuovo calendario è il calendario gregoriano. L’adozione universale di questo calendario fu lenta. Entro il 1700, però, la maggior parte dell’Europa occidentale aveva adottato il nuovo calendario. Le chiese cristiane orientali determinano ancora la data della Pasqua utilizzando il vecchio metodo del calendario giuliano.

La dichiarazione che il Giorno di Pasqua è la prima domenica dopo la luna piena che si verifica in concomitanza con o dopo l’Equinozio di Primavera è solo una dichiarazione approssimativa delle attuali regole ecclesiastiche. La luna piena coinvolta non è la luna piena astronomica ma una luna ecclesiastica (determinata dalle tavole) che tiene più o meno il passo con la luna piena astronomica. Le regole ecclesiastiche sono le seguenti: l’Equinozio di Primavera avviene sempre il 21 marzo e la Pasqua cade la prima domenica dopo la prima luna piena ecclesiastica in concomitanza con o dopo l’Equinozio di Primavera.

La Pasqua non può mai verificarsi prima del 22 marzo e dopo il 25 aprile. Le date gregoriane per la luna piena ecclesiastica sono determinate utilizzando le tavole nella bolla papale “Inter Gravissimas”. Le chiese cristiane occidentali (Cattolica Romana e Protestante) utilizzano le tavole gregoriane mentre le chiese cristiane orientali (ortodosse) utilizzano le vecchie tavole basate sul calendario giuliano. Quindi, la data civile della Pasqua dipende da quali tavole vengono utilizzate. In un congresso tenuto nel 1923, le chiese orientali hanno adottato un calendario gregoriano modificato e hanno deciso di stabilire la data della Pasqua secondo la luna piena astronomica al meridiano di Gerusalemme. Tuttavia, tra le chiese orientali persiste una varietà di pratiche.

Ci sono 3 grandi differenze tra i sistemi ecclesiastici ed astronomici:

  • I tempi della luna piena ecclesiastica non sono necessariamente identici ai tempi delle lune piene astronomiche. Le tavole ecclesiastiche non tengono conto di tutta la complessità dei moti lunari.
  • La definizione astronomica dell’Equinozio di Primavera è il momento in cui il sole, come viene visto dalla Terra, ha una longitudine eclittica apparente pari a zero (la longitudine eclittica del sole e non la sua inclinazione è utilizzata per la definizione astronomica). Questo momento cambia leggermente di anno in anno all’interno del calendario civile. Nel sistema ecclesiastico, l’Equinozio di Primavera non cambia: è fissato al 21 marzo, indipendentemente dalla posizione del sole.
  • La data di Pasqua è una data specifica del calendario: la Pasqua inizia quando inizia la data per il proprio fuso orario. L’Equinozio di Primavera astronomico si verifica allo stesso momento in ogni punto della Terra.

Inevitabilmente, la data della Pasqua differisce occasionalmente dalla data che dipende dalla luna piena astronomica e dall’Equinozio di Primavera astronomico. Per esempio, nel 1962 la luna piena astronomica si è verificata il 21 marzo alle 7:55 UTC, circa 6 ore dopo l’Equinozio astronomico. La luna piena ecclesiastica estrapolata dalle tavole si è invece verificata il 20 marzo, prima dell’Equinozio ecclesiastico del 21 marzo. Dal punto di vista astronomico, quella luna piena si è verificata dopo l’Equinozio, ma dal punto di vista ecclesiastico, lo ha preceduto. Secondo le regole della Chiesa, dunque, la Pasqua è stata il 22 aprile, la domenica dopo la seguente luna piena ecclesiastica (18 aprile).

Questa è esattamente la situazione che si è venuta a creare quest’anno. Alle 22:58 (ora italiana) di oggi, 20 marzo, scatterà l’Equinozio di Primavera astronomico e alle 02:43 di domani, 21 marzo, avremo la prima luna piena. La data di Pasqua avrebbe quindi dovuto essere domenica 24 marzo, ma poiché l’Equinozio ecclesiastico è fissato al 21 marzo, la luna piena, che quest’anno è anche “Superluna del Verme”, si verificherà prima, rimandando il tutto alla luna piena del mese di aprile e quindi al 21 aprile come giorno di Pasqua.

Potrebbe interessarti anche:

Condividi