Astronomia: Equinozio di Primavera con la “Superluna del Verme” e il passaggio ravvicinato di un asteroide [INFO UTILI]

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Dopo la Superluna del 21 gennaio con tanto di eclissi totale e la Superluna di Neve del 19 febbraio, la terza e ultima Superluna dell’anno illuminerà il cielo stanotte, chiudendo una magnifica tripletta di Superlune nel 2019. La luna piena di marzo si verificherà alle 02:43 (ora italiana) di stanotte, poche ore dopo l’Equinozio di Primavera, che alle 22:58 italiane di stasera darà il benvenuto alla nuova stagione. L’ultima volta che questi due eventi si sono verificati nello stesso giorno è stato nel marzo del 1981. È abbastanza raro che una Superluna si verifichi nello stesso giorno di un equinozio, ossia il momento in cui il sole attraversa l’Equatore celeste e i suoi raggi sono perfettamente perpendicolari all’asse terrestre (nel caso dell’Equinozio di Primavera il sole si muove da sud a nord). Questo dà origine alla credenza secondo cui nel giorno dell’equinozio, il giorno e la notte hanno esattamente la stessa durata (12 ore), ma in realtà non è proprio così.

Claudio Furlan/LaPresse

La luna apparirà più grande (14%) e luminosa (30%) delle normali lune piene nel cielo notturno, se nuvole e meteo ne consentiranno l’osservazione. Le maggiori dimensioni e luminosità sono dovute al fatto che la luna si troverà al perigeo, ossia al punto della sua orbita ellittica più vicino alla Terra. Quando si trova al punto della sua orbita più distante dalla Terra (apogeo), la Luna è a circa 407.100km di distanza dal nostro pianeta e prende il nome di “Microluna”.Al perigeo, invece, la distanza è di soli 363.700km circa: questo è il motivo per il quale si guadagna il nome di Superluna e il motivo per il quale appare più spettacolare del solito. La Superluna più vicina di quest’anno è avvenuta nel mese di febbraio. In Italia, la luna diventerà piena alle 02:43 di domani, 21 marzo, ma all’occhio umano sembrerà già piena anche al calare dell’oscurità qualche ora prima e anche fino al giorno dopo.

Come osservare la Superluna

Superluna
AFP/LaPresse

Il modo migliore per ammirare questa Superluna è quello di essere pronti all’osservazione proprio quando sorgerà: infatti quando sarà bassa sull’orizzonte, per un effetto noto come “illusione lunare”, la luna apparirà innaturalmente più grande quando risplenderà tra gli alberi, gli edifici o altri oggetti in primo piano, secondo la NASA. Quando sorgerà, avrà un delicato color arancione, che poi si trasformerà in giallo e mentre salirà nel cielo, diventerà un grande globo bianco e luminoso. Più alta sarà la vostra posizione, maggiori saranno le possibilità di vedere la luna sorgere all’orizzonte.

Sarà l’ultima Superluna fino al 9 marzo del 2020, il che significa che fino a questa data avremo le buone e vecchi lune piene “tradizionali” e la prossima sarà la Luna Rosa (o anche Luna delle Uova o ancora Luna del Pesce) il 19 aprile. Questo significa anche che la Superluna di stanotte sarà la prima di 4 lune piene in una stessa stagione (la Primavera), l’ultima delle quali avverrà il 17 giugno (Luna della Fragola).

Superluna del Verme

luna del raccoltoLa luna piena di marzo è nota anche come Luna del Verme, perciò quella di stanotte sarà la Superluna del Verme. I nomi tradizionali conferiti dagli indigeni americani ad ogni luna piena dell’anno derivano dal modo in cui esse li aiutavano a tenere conto delle stagioni. In questo caso, con le temperature più miti portate dalla Primavera, il suolo inizia ad ammorbidirsi nel mese di marzo, permettendo ai lombrichi di riapparire e attirando così i pettirossi, secondo l’Almanacco dell’Agricoltore. Ecco perché questa luna è associata alla Primavera. Altri nomi associati alla luna piena di marzo sono “Luna del Corvo” (quando il gracchiare dei corvi segna la fine dell’inverno), “Luna della Crosta” (perché la copertura nevosa si incrosta dopo essersi sciolta di giorno e congelata nuovamente di notte) e “Luna della Linfa” (che segna il momento in cui incidere gli aceri per estrarne la linfa).

Equinozio di Primavera, Superluna e un asteroide

meteorite asteroideMa l’arrivo della Primavera e della Superluna coincide quasi anche con il passaggio ravvicinato di un asteroide alla Terra. L’asteroide, rinominato 2019 EA2, sfreccerà a 306.171km di distanza dal nostro pianeta, quindi ad una distanza inferiore a quella della luna. La roccia spaziale ha un diametro di 24 metri, ben più grande dell’asteroide che ha solcato il cielo di Chelyabinsk, in Russia, nel 2013. 2019 EA2, scoperto all’inizio del mese, si sta muovendo ad una velocità insolitamente bassa (5km/s), il che lo rende facile da osservare con un telescopio sufficientemente potente. Si tratta di un asteroide near-Earth, ossia un oggetto del sistema solare la cui orbita può intersecare quella Terra, ma dovrebbe passarci vicino in tutta sicurezza e senza problemi. Il momento in cui l’asteroide sarà più vicino alla Terra è alle 02:53 (ora italiana) del 22 marzo, poco tempo dopo l’Equinozio di Primavera e la Superluna del Verme.

Gli asteroidi sono oggetti rocciosi nati durante la formazione del sistema solare primordiale circa 4,6 miliardi di anni fa. Secondo la NASA, attualmente ci sono oltre 700.000 asteroidi conosciuti nel nostro sistema solare. Uno degli ultimi a far scalpore è stato quello esploso sul Mare di Bering, che ha rilasciato 10 volte l’energia della bomba atomica di Hiroshima.

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