Nella notte dell’Equinozio di Primavera arriva una Superluna speciale: ci consentirà di fare particolari esperimenti fai-da-te

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Oggi, 20 marzo, il cielo notturno sarà illuminato dalla luna piena. Con il nostro satellite che raggiungerà il perigeo (il punto della sua orbita ellittica più vicino alla Terra) avremo una Superluna, in particolare la “Superluna del Verme“, che apparirà più grande (14%) e più luminosa (49%) delle lune piene normali proprio a causa della sua vicinanza alla Terra. Nonostante in un anno si verifichino diverse Superlune, quella che cade il 20 marzo è particolarmente speciale.

Stasera, infatti, alle 22:58 (ora italiana) scatterà anche l’Equinozio di Primavera, ossia il momento in cui il sole è proprio sopra l’Equatore e i suoi raggi sono perpendicolari all’asse terrestre.

Nonostante l’Equinozio di Primavera si verifichi ogni anno, la sua coincidenza con una luna piena è molto più rara. I due eventi si verificheranno a distanza di 3 ore e 45 minuti (la luna sarà piena alle 02:43 italiane di domani, 21 marzo) e l’ultima volta che il divario temporale è stato più o meno di questa portata è stato 19 anni fa. L’ultima volta che questi due eventi si sono verificati nello stesso giorno è stato nel marzo del 1981. Si tratta di una ricorrenza molto particolare, che ci dà l’opportunità di imparare alcune cose sul nostro pianeta che raramente riusciamo ad esplorare.

Nonostante la parola “equinozio” significhi letteralmente “notte uguale”, non è esattamente vero che nel giorno dell’equinozio ci sono esattamente 12 ore di luce e 12 ore di buio in ogni punto della Terra. Inoltre, l’equinozio non è definito da un giorno specifico del calendario. È invece un momento specifico nel tempo che corrisponde, come detto in precedenza, al momento in cui il sole si trova proprio sull’Equatore.

Tracciando una linea immaginaria attraverso la Terra che va dal Polo Nord al Polo Sud, troveremmo l’asse di rotazione terrestre. Tracciando una seconda linea che connetta il centro della Terra al centro del sole, vedremmo che queste due linee formano un angolo. Durante i solstizi, l’asse terrestre si inclina al massimo verso o da il sole, mentre nel momento di un equinozio, formano un angolo di 90°, che indica che sta accadendo qualcosa di particolare. Nel momento di un equinozio, tutti i raggi del sole che cadono sulla Terra sono perpendicolari alla linea che rappresenta l’asse. Questo significa che i seguenti aspetti valgono con i due equinozi e in nessun altro giorno dell’anno:

  • Esattamente il 50% del sole è visibile dai poli Nord e Sud.
  • Dal punto in cui il centro del sole sorge sopra l’orizzonte al punto in cui il sole scende sotto l’orizzonte passano 12 ore in ogni punto della superficie terrestre.
  • Se misurate l’ombra proiettata da un bastone perfettamente verticale quando il sole è allo zenit (il punto più alto nel cielo), l’angolo che misurerete svelerà la vostra precisa latitudine.
AFP/LaPresse

È molto raro che una luna piena coincida con l’equinozio a causa di un fatto conosciuto da migliaia di anni: il calendario lunare (in cui si tiene traccia del tempo sulla base dei cicli lunari) e il calendario solare (in cui si tiene traccia del tempo sulla base dell’orbita della Terra intorno al sole) si allineano dopo 235 mesi lunari, ossia 19 anni solari. In questo mese di marzo la luna piena e l’equinozio si allineeranno e la prossima volta che ciò avverrà sarà nel 2038. Ogni 19 anni si ha questo allineamento. In maniera simile, le lune piene dell’Equinozio d’Autunno nel mese di settembre si sono verificate nel 1991 e nel 2010 e poi accadrà nel 2029.

Ricorderete certamente lo spettacolo dell’eclissi lunare totale del 21 gennaio scorso, quando la luna ha assunto un colore rossastro grazie al perfetto allineamento con il sole e la Terra, quest’ultima in mezzo agli altri due corpi. Circa due mesi dopo, la luna piena non è allineata perché il piano in cui il nostro satellite orbita la Terra è inclinato rispetto al sole e questo ha delle ripercussioni per la scienza. In ogni equinozio, possiamo misurare la nostra latitudine sulla Terra e in ogni solstizio l’inclinazione assiale della Terra. In un equinozio che coincide con una luna piena, si può misurare di quanto la luna sia fuori dal piano sole-Terra in questo particolare momento nel tempo.

La luna orbita la Terra seguendo un’ellisse, inclinata rispetto al piano orbitale Terra-sole. Questa ellisse rimane in una forma costante mentre la Terra orbita intorno al sole. Ci sono due punti in cui il piano Terra-luna attraversa il piano Terra-sole, noti come nodi. Ogni 6 mesi, i nodi si allineano approssimativamente con la linea immaginaria che connette la Terra al sole, il che permette la formazione delle eclissi: eclissi solari se è allineato il nodo più vicino al sole, eclissi lunari se è allineato il nodo più lontano dal sole.

3 mesi (più precisamente 88 giorni) dopo il perfetto allineamento, si raggiunge il massimo disallineamento. 3 mesi dopo un’eclissi solare totale, la luna nuova sarà disallineata il più possibile dal piano Terra-sole. 3 mesi dopo un’eclissi lunare totale, come quella del 21 gennaio, la luna piena sarà disallineata il più possibile dal piano Terra-sole. L’equinozio è speciale perché, come spiegato prima, ci permette di misurare la nostra latitudine. Ma se eseguite lo stesso esperimento di notte con la luce della luna, otterrete un angolo differente ed estremamente importante. Sottraendo a questa angolazione la vostra latitudine (ossia l’angolazione misurata di giorno) otterrete l’attuale disallineamento angolare della luna rispetto al piano Terra-sole.

Non importa il punto in cui vi troviate sulla Terra, finché potrete vedere chiaramente il sole e la luna quando sono ai loro punti più alti nel cielo e non ci sono luci vicine a disturbare le ombre, potrete eseguire questi piccoli “esperimenti” da soli. È raro avere una luna piena durante un equinozio e persino più raro che quella luna piena sia una Superluna e forse anche per questo gli esperimenti che si possono condurre in modo semplice e pratico sono particolarmente interessanti.

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