L’acqua è fonte primaria di vita dell’uomo e del Pianeta, una risorsa preziosa, tanto da essere definita “oro blu”, eppure la sprechiamo quotidianamente in quantità notevoli. Doccia, pulizia della casa, irrigazione delle piante sono alcune delle attività in cui si registra il consumo maggiore di acqua. In occasione del World Water Day 2019, giornata istituita dall’ONU e celebrata ogni anno il 22 marzo, InSinkErator, multinazionale americana leader nel settore dei dissipatori alimentari ed erogatori d’ultima generazione, da sempre in prima linea in difesa dell’ambiente, stila un vademecum contro gli sprechi allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica a diventare custodi responsabili dell’acqua e ad assumere comportamenti virtuosi.
La scarsità di acqua globale si profila come la maggiore minaccia di crisi ecologica, economica e politica nel futuro. Oltre al consumo idrico per i fabbisogni personali bisogna considerare anche quelli generati dall’industria – molte aziende, che lavorano metalli o plastica usano l’acqua potabile rendendola inquinata e quindi inservibile – dal settore agricolo e dagli allevamenti che ne sfruttano molta. In Italia, rivela InSinkErator, per coltivare una sola patata sono necessari sei secchi di acqua, uno per far crescere un solo pomodoro. Ma è poco in confronto ai 100 secchi di acqua necessari alla preparazione di una singola pagnotta di pane o ai 54 impiegati per avere un petto di pollo.
A lungo andare, con degli sprechi eccessivi, si rischia che non siano più solo i paesi del Terzo Mondo ad avere poca disponibilità di acqua. Ecco perché InSinkErator, individua alcuni accorgimenti da mettere in pratica nelle nostre case ogni giorno per non sprecare acqua. Tra i principali consigli vi è senza dubbio quello di evitare di lasciare aperto il rubinetto in attesa che l’acqua raggiunga la temperatura desiderata. Installare un erogatore tecnologicamente avanzato in grado di offrire istantaneamente acqua calda fino a un massimo di 98° potrebbe essere una soluzione. Tra le altre indicazioni, evitare di far scorrere inutilmente l’acqua per lavare i piatti o farsi la doccia e scegliere rubinetti e soffioni dotati di un aeratore “green” o riduttore di portata, che abbattono i consumi del 50%.
Il vademecum:
Installare rubinetti e termostati che erogano all’istante l’acqua già alla temperatura desiderata
Riutilizzare l’acqua di cottura della pasta per lavare i piatti. Essendo ricca di amido è ottima per sgrassare le stoviglie.
Chiudere sempre il rubinetto mentre si lavano i denti, si fa la barba o lo shampoo. Lasciarlo aperto si traduce in litri di acqua potabile che finiscono per lo scarico arrivando al depuratore.
Per lavare le verdure usare un contenitore lasciandole in ammollo per ammorbidire residui solidi e sfregare abbondantemente ed energicamente ogni ortaggio con le dita. Usare l’acqua solo per il risciacquo.
Installare della rubinetteria intelligente per ridurre il consumo idrico. È un ottimo modo per diminuire i consumi idrici senza quasi rendersene conto, perché ci pensa l’erogatore a gestire il flusso dell’acqua.
Utilizzare la lavatrice o la lavastoviglie sempre a pieno carico.
Ridurre i consumi di acqua in bagno. L’uso del WC da solo rappresenta in media ben il 30% del consumo idrico di una casa. Ciò evidenzia come l’installazione di cassette di risciacquo che permettano di ridurre i volumi di scarico può rappresentare un notevole risparmio idrico.
Irrigare orti e giardini domestici con metodi razionali ed efficienti. Un suggerimento potrebbe essere riutilizzare i litri di acqua che altrimenti andrebbero sprecati per innaffiare le piante: l’acqua usata per lavare e bollire le verdure, per cucinare pasta, riso, patate e tutta quella che non inquinata da detersivi con l’aggiunta di mezzo cucchiaio di aceto per litro rendere il ph più acido e quindi neutralizza i livelli tendenzialmente basici di questo genere di acqua.