Studenti in tutto il mondo manifestano oggi nell’ambito del “Global Strike for Future“, lo sciopero planetario di protesta contro i cambiamenti climatici ispirato e ideato dalla 16enne attivista svedese Greta Thunberg.
Dall’India alla Corea del Sud, dall’Australia alla Francia, dalla Germania all’Italia, in tutti i quattro angoli del pianeta, centinaia di migliaia di studenti hanno marciato per le vie e per le piazze di 1.700 fra città e cittadine protestando contro l’immobilismo dei loro governi nella lotta al global warming.
Partita dalla Nuova Zelanda, l’iniziativa coinvolge circa 100 Paesi: è partita da Greta, che ha iniziato a protestare davanti al Parlamento svedese ed è riuscita a farsi dare la parola ai principali vertici internazionali – dalla Cop21 (la Conferenza Onu sul clima) al Forum di Davos – da dove ha esortato i potenti della Terra a correre ai ripari prima che sia troppo tardi e a rispettare gli impegni presi con l’Accordo di Parigi del 2015 di mantenere l’aumento della temperatura media dovuto al riscaldamento globale del pianeta sotto 1,5°C entro questo secolo.
Il nome di Greta sta risuonando in tutto il pianeta (“Con Greta Salviamo il Pianeta“, “Make the Planet Greta Again“).