“Uno, nessuno e centomila. Non è il famoso romanzo di Pirandello ma la più temuta tra le malattie: il CANCRO. Patologia criptica, con tante sfaccettature e un codice segreto che solo in parte siamo in grado di decifrare.” Recita così la voce-guida dell’installazione immersiva “IL CODICE DEL CANCRO”, un viaggio tra immagini e musica che conduce il visitatore in un viaggio esplorativo per scoprire come la data science applicata all’analisi dei big data della ricerca possa contribuire alla comprensione di patologie complesse come il cancro e allo sviluppo di approcci diagnostici e terapeutici personalizzati. “Perché quella che la trasformazione digitale sta portando nella ricerca oncologica è una vera rivoluzione – spiega Stefano Casola, direttore del programma di ricerca IFOM “Immunologia molecolare e biologia dei linfomi” e coordinatore dell’unità di Bioinformatica –, il ruolo della data science è ormai indispensabile nella ricerca sul cancro per analizzare ed interpretare l’enorme mole e varietà di dati prodotti dalle nuove tecnologie di sequenziamento del DNA, aiutando noi scienziati a capire più chiaramente le patologie e i nostri colleghi oncologi clinici a trovare strategie terapeutiche più efficaci nel curarle.” La nuova frontiera della ricerca biomedica non può quindi prescindere da algoritmi, modelli e simulazioni, che richiedono a loro volta l’integrazione di competenze interdisciplinari: accanto a biologi, medici, fisici e chimici emergono i data scientists. Una professione di frontiera di cui è una testimonial particolare Federica Zanardi, che ha vissuto nella sua biografia professionale il salto in questa nuova dimensione, fondendo le competenze più tradizionali acquisite con un dottorato in biologia molecolare con la sfida dell’informatica, un percorso che ha ritenuto indispensabile per misurarsi con la complessità delle informazioni raccolte nel corso del suo progetto di ricerca. “La grande quantità di dati raccolti durante il mio percorso di dottorato, mi ha fatto comprendere la necessità di un approccio più sistematico e automatizzato per estrarre in modo riproducibile e chiaro il maggior numero di informazioni in essi contenuto. La laurea in informatica mi ha aiutato a considerare complessi quesiti biologici come costituiti da molteplici piccoli aspetti che possono essere scomposti, analizzati e reintegrati con algoritmi sviluppati appositamente per rispondere a queste domande.”
Un quadro composito che “IL CODICE DEL CANCRO” illustra in un viaggio visivo per immagini tra genoma e statistica per capire meglio come l’intreccio tra ricerca sul cancro, data science e big data possa aprire la strada verso una conoscenza più approfondita della malattia e una medicina sempre più efficace perché mirata e personalizzata.
“L’area espositiva – Spiega Elena Bauer, responsabile comunicazione di IFOM – è costituita da un unico open space in cui il visitatore è immerso in un viaggio multimediale sinottico in cui “vive” i contenuti scientifici prima ancora di conoscerli, in una sinfonia di proiezioni gigantografiche coordinate secondo una regia di alternanza di immagini fisse e in movimento e una colonna sonora elettronica in surround”. Soundtrack composta ad hoc per la mostra da Fabio Iannelli, ricercatore con un dottorato in biologia molecolare della cellula che da 15 anni analizza sequenze e scrive algoritmi per decifrare le alterazioni alla base del cancro, ma che non ha dimenticato la sua passione per la musica coltivata in parallelo con quella per la scienza “Perché è importante trovare nuovi modi per comunicare come il nostro lavoro, per il quale è indispensabile l’utilizzo di sofisticate tecnologie abbinate allo sviluppo di nuovi metodi computazionali, stia portando ad enormi progressi nella comprensione di una malattia complessa come il cancro e alla possibilità di sviluppare approcci sempre più mirati, personalizzati ed efficienti per curarla”. Le immagini sono realizzate, oltre che da Fabio Iannelli e Federica Zanardi, dai ricercatori IFOM utilizzando le sofisticate apparecchiature ad alta tecnologia dell’istituto specializzato in ricerca sul cancro: robotica per alta automazione, sequenziatori di ultima generazione ad alta processività, microscopia avanzata e strumenti computazionali all’avanguardia.