Una ricerca di Iq AirVisual, compagnia di software specializzata nell’analisi dei dati sull’inquinamento, e dell’organizzazione non governativa ambientalista Greenpeace rivela che ben sette delle dieci città più inquinate al mondo sono indiane. Il primato negativo va a Gurugram, nello Stato indiano dell’Haryana che ha registrato il record assoluto nel 2018 in termini di particolato atmosferico, seguita da Ghaziabad (Uttar Pradesh). Al terzo posto la pakistana Faisalabad, l’unica città non indiana tra le prime cinque. A seguire Faridabad (Haryana), Bhiwadi (Rajasthan), Noida (Uttar Pradesh) e Patna (Bihar). La “top ten” si conclude con la cinese Hotan all’ottavo posto; ancora un’indiana, Lucknow (Uttar Pradesh), al nono, e la pakistana Lahore al decimo. Nuova Delhi e’ in undicesima posizione.
Spazio anche ai miglioramenti, lo studio evidenzia infatti anche il miglioramento della Cina: Pechino e’ scesa al 122mo posto. Tra le venti città più inquinate solo due sono cinesi: oltre a Hotan c’e’ Kashgar, entrambe nello Xinjiang. Le concentrazioni medie di particolato sono scese del dodici per cento nelle città cinesi rispetto al 2017. Al contrario, è peggiorata la situazione dell’Asia meridionale: tra le venti città più inquinate, 18 si trovano in India, Pakistan e Bangladesh. A livello globale, il rapporto prevede che l’inquinamento causerà la morte di circa sette milioni di persone l’anno prossimo e stima il danno all’economia in 225 milioni di dollari.