Archiviato l’inverno, oggi 20 Marzo 2019 è il giorno dell’equinozio di primavera.
“Proviamo a seguire il percorso apparente che il Sole compie nel cielo, lo vediamo sorgere a est, poi culminare quindi tramontare a ovest. Questo percorso apparente, che lo vede passare da un segno zodiacale all’altro, si chiama eclittica e incrocia l’equatore celeste in 2 punti: l’equinozio di primavera e l’equinozio d’autunno. Il Sole viaggia da sotto a sopra l’equatore e, nel nostro emisfero, aumentano le ore di luce e quindi il calore mentre nell’emisfero australe avviene il contrario,” ha spiegato l’astrofisica dell’Inaf Daria Guidetti.
Se oggi ci trovassimo all’equatore vedremmo sorgere il sole precisamente a est, culminare allo zenit e tramontare a ovest.
L’equinozio di primavera però cade in date variabili, tra il 19 e il 21 marzo, e ciò a causa del calendario: il calendario gregoriano comprende 12 mesi per un totale di 365 giorni, 366 negli anni bisestili. “In realtà però la Terra, a causa del moto di precessione, per compiere un’orbita completa intorno al Sole ci mette 365 giorni più 6 ore. Gli anni bisestili cercano di correggere questo sfasamento, facendo in modo che l’equinozio di primavera si verifichi sempre tra il 19 e il 21 marzo“.
La parola “equinozio” deriva dal latino “equi” e “nox”, da intendersi come “notte uguale al dì”, definizione puramente teorica in quanto gli effetti della rifrazione atmosferica, il semidiametro del Sole e la parallasse solare fanno sì che negli equinozi la lunghezza del giorno ecceda quella della notte. L’equinozio in realtà dura un istante, e non può coincidere con un’intera giornata. Nei momenti degli equinozi, il giorno è sempre un po’ più lungo rispetto alla notte.