I palombari della Marina Militare sono intervenuti nelle acque di San Cataldo (Lecce) per neutralizzare 51 ordigni esplosivi risalenti alla II Guerra Mondiale, rinvenuti da un cittadino lungo il bagnasciuga.
Dal 13 al 22 marzo i palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto, hanno condotto una delicata operazione, durante la quale sono stati neutralizzati 51 ordigni esplosivi e 54 munizioni. “L’intervento d’urgenza del Nucleo SDAI – si spiega in una nota – è stato richiesto dalla Prefettura di Lecce, a seguito del rinvenimento, in pochi centimetri d’acqua, di alcuni manufatti ricoperti da incrostazioni marine la cui forma ricordava quella di una bomba a mano. Le operazioni di bonifica, iniziate con una ricerca subacquea ad ampio spettro nell’area segnalata, hanno permesso di identificare e rimuovere 32 bombe a mano, 6 bombe da fucile, 3 spolette, 10 proiettili di piccolo calibro e 54 munizioni per armi di reparto, tutti risalenti all’ultimo conflitto“.
Gli ordigni individuati sono stati trasportati in un’area di sicurezza, individuata dalla locale autorita’ marittima, dove, seguendo procedure tese a preservare l’ecosistema marino, sono stati distrutti.
Marina Militare: in Puglia disinnescati 51 ordigni bellici dai palombari
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