Mercato auto: anche a febbraio calo delle immatricolazioni, colpa dell’ecotassa?

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Dopo gennaio (-7,5%) anche febbraio accusa un calo di immatricolazioni, -3,2% pari a 178 mila auto, 4.700 in meno rispetto all’anno scorso. Si chiude così un bimestre influenzato negativamente dalla normativa su ecotassa ed ecobonus di cui a tutt’oggi non è chiara e completa la regolamentazione, entrata in vigore venerdì 1 marzo.
Il mese di Febbraio ha visto risultati positivi solo per il canale privato (+11,4%), con una quota che sale al 58,2%, mentre arriva al 61,1% nel cumulato. Di contro, sempre nel bimestre la netta flessione del canale aziendale, con una incidenza complessiva sul mercato scesa dal 46 al 39%.
A febbraio brusco stop degli acquisti in proprietà ed in leasing (-19%) con incidenza scesa dal 20 al 16,6%, con riduzioni soprattutto nell’area delle autoimmatricolazioni (-26%). Anche il noleggio scende, dal 29 al 25% di quota di mercato, con riduzione di immatricolazioni a doppia cifra sia del breve (-21,7%) che del lungo termine (-16,3%).
Crollo ulteriore degli acquisti di vetture a gasolio, -22,6%, ma ancora di più del metano, -54%, scese rispettivamente di quota a febbraio al 45% (56% nel 2018) e all’1,1% (2,3 nel 2018).
Salto in alto della benzina che a febbraio aumenta i volumi del 29,3% e raggiunge il 42,6% del mercato e le vetture ibride le cui vendite crescono nel mese del 42,7% con una quota che raggiunge il 5,3%. Piccolo calo per il Gpl (-1,4%) stabile al 5,8% di rappresentatività, mentre si veridica un leggero incremento per le vetture elettriche, grazie agli acquisti di privati. Anche se bisogna attendere i risultati dei mesi futuri, si confermerebbe così l’elitarietà delle agevolazioni del bonus previsto dalla legge di stabilità 2019.
La media ponderata di CO2 si è innalzata a febbraio di quasi 10 punti, raggiungendo i 122,2 g/km rispetto ai 112,7 di febbraio 2018, seguendo e aggravando un trend in atto già da tempo.
Verso una riconsiderazione della normativa bonus/malus?
Non è ancora chiara l’intenzione del nostro Governo, il quale, anche a seguito di intensa attività della filiera automotive e del Parlamento, sta comprendendo che, per ridurre il livello di emissioni climalteranti, è più utile intervenire sul vetusto parco auto Euro0-Euro3. In merito è evidente la maggiore valenza di favorire la sostituzione di vecchie auto ante Euro 4, sostenendo anche le infrastrutture di ricarica per rendere organica l’azione di riduzione delle emissioni. Non sono quindi da escludere interventi più saggi sulla normativa agevolativa, magari con una revisione del malus.

Andamento negativo anche per il mercato dell’usato con -4,1% in febbraio pari a 363.084 vetture trasferite al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome di un operatore in attesa della rivendita a cliente) rispetto alle 378.491 dello stesso periodo 2018. Nel 1° bimestre il calo è del 3,9% determinato dai 740.871 passaggi di proprietà che si confrontano con i 770.759 del gennaio-febbraio 2018.

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