La sfida contro Netflix è in atto più che mai, alla ricerca di una fetta di quella torta di quello che è, e sarà sempre di più, l’intrattenimento casalingo del futuro.
Grandi nomi nel settore dell’intrattenimento e delle tecnologie si stanno preparando a puntare sul servizio di video online: tra queste Apple che si sta apprestando a lanciare un nuovo servizio TV in streaming, analogo a quello di Netflix e Amazon Prime video con film, show e serie tv, e forse anche news.
All’evento speciale dal titolo “It’s show time” in programma per il 25 marzo, allo Steve Jobs Theatre a Cupertino, in California, andrà in scena la mega operazione di Apple, che vedrà anche la partecipazioni di star come il regista J.J. Abrams e l’attrice Jennifer Aniston.
Anche il gruppo Disney prevede di lanciare il suo servizio di streaming Disney + quest’anno, così come WarnerMedia, la nuova attività di intrattenimento e media di AT & T. Forti competitor sin da subito, spiega Laura Martin, analista di Needham & Co. “hanno cataloghi di grandi dimensioni, quindi il costo del loro contenuto è molto inferiore a quello di Netflix, che deve pagare per tutti i suoi contenuti“.
La Disney infatti può vantare il catalogo storico di film e programmi televisivi e la collezione della 21st Century Fox, che il gruppo sta acquistando. Quindi anche “Star Wars” e i supereroi Marvel.
D’altro canto la WarnerMedia, con il suo servizio, pensa di offrire il contenuto del suo canale HBO, che trasmette la seguitissima serie “Game of Thrones“, e il vasto catalogo di film e programmi da Time Warner.
Questi i nuovi player nel mondo dello streaming, la cui lista è destinata a crescere, e potrebbero oscurare Netflix, che guida il settore servizi video su Internet con 140 milioni di abbonati in 190 paesi, ma anche Amazon e Hulu.
Ma niente panico, secondo gli analisti, per il colosso dello streaming Netflix, almeno per il momento. “Netflix capisce il business, sa cosa vuole il consumatore“, afferma Dan Rayburn, specialista di streaming di Frost & Sullivan.
I concorrenti della tradizionale industria cinematografica però potrebbero col passare del tempo essere in grado di sfruttare la loro base di utenti e la loro infrastruttura, eliminando così il vantaggio di Netflix. I gruppi storici dovranno però essere “veloci e agili” ma non è sicuro che ne siano capaci, come Apple, che per diventare un peso massimo, e restare concorrenziale, dovrebbe acquisire un fornitore di contenuti come CBS o Sony Pictures.