Nobel, è morto il fisico Zhores Alferov: tra i padri del laser e del led

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Il fisico russo Zhores Alferov, Premio Nobel per la fisica nel 2000, tra i grandi protagonisti dello studio delle eterostrutture di semiconduttori, che hanno portato al laser e al led, è morto all’età di 88 anni a San Pietroburgo. Aveva ricevuto il Nobel con Herbert Kroemer e Jack Kilby per le ricerche sullo sviluppo delle eterostrutture dei semiconduttori usate nell’elettronica ad alta velocità e nell’optoelettronica.

Alferov è stato insignito anche del Premio Lenin (1972), Premio di Stato dell’Urss (1984), del Premio Ioffe (Accademia russa delle scienze, 1996), del Premio Demidoff (1999) e del Premio Kyoto per le Tecnologie Avanzate (2001). Nato a Vitebsk il 15 marzo 1930 da una famiglia di discendenza mista russa ed ebraica, nel 1952 Alferov si è laureato nell’Istituto Elettrotecnico Lenin di Leningrado e l’anno dopo è entrato all’Istituto Fisico-Tecnico Ioffe dell’Accademia delle Scienze dell’Urss (dal 1991 Accademia Russa delle Scienze), che ha diretto dal 1987.

Dal 1962 Alferov ha lavorato nel campo delle eterostrutture di semiconduttori: i suoi contributi alla fisica e tecnologia delle eterostrutture di semiconduttori, e specialmente le sue indagini sulle proprietà di iniezione, e allo sviluppo di laser, celle solari, led, e dei processi di epitassia hanno portato alla nascita della moderna fisica ed elettronica delle eterostrutture. È stato eletto membro corrispondente dell’Accademia delle Scienze dell’Urss nel 1972, e membro a pieno titolo nel 1979. Dal 1989 ne è diventato vice presidente, nonchè presidente del suo centro scientifico di San Pietroburgo.

Fortemente impegnato nel sociale e nella politica, fin dagli anni Ottanta Alferov, inizialmente come membro del Soviet supremo dell’Urss, poi (1995) come deputato del partito comunista della Duma, il Parlamento russo, si è battuto in favore della scienza e della ricerca. Nei primi anni Novanta, quando i contributi statali per la scienza vennero ridotti di ben trenta volte e gli stipendi dei ricercatori furono pressochè azzerati dall’iperinflazione, Alferov fece di tutto per far sopravvivere il famoso Ioffe, il più grande istituto di fisica al mondo, di cui era tuttora il responsabile, riuscendo a ottenere addirittura delle commesse dal Pentagono.

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